Firmata dai consiglieri regionali della Lega, Stefano Pastorelli, Daniele Nicchi e Paola Fioroni
“Consentire a tutti i cittadini umbri, proprietari di veicoli con età di costruzione/immatricolazione compresa tra 20 e 29 anni, di poter accedere al beneficio fiscale della tassa automobilistica regionale di circolazione pari a euro 25,82 per gli autoveicoli e euro 10,33 per i motoveicoli, in modo da consentire un ulteriore riduzione fiscale di quanto previsto dall’attuale normativa”. Questo l’obiettivo della proposta di legge firmata dai consiglieri regionali della Lega, Stefano Pastorelli, Daniele Nicchi e Paola Fioroni per ridurre l’importo annuale pagato dai proprietari di autoveicoli e motoveicoli classificati di interesse storico e collezionistico in possesso del Certificato di rilevanza storica e collezionistica.
“Si tratta – spiegano i consiglieri di maggioranza – di un iniziativa che mira a ristabilire un trattamento più equo per i cittadini umbri, anche in relazione a quanto analogamente è stato deliberato in materia da altre Regioni italiane: in Emilia Romagna tali agevolazioni fiscali risultano tutt’ora in vigore mentre in Lombardia viene effettuato addirittura uno sconto integrale del cento per cento sul pagamento della tassa auto. I cittadini umbri che ottengono la rilevanza storica del proprio mezzo, accedono al beneficio fiscale della tassa automobilistica regionale di circolazione, pari a euro 25,82 per gli autoveicoli e euro 10,33 per i motoveicoli. Dal momento che la copertura finanziaria per lo sconto del 50% è comunque prevista dalla norma nazionale (legge n. 342/2000), occorre reperire la rimanente copertura affinché i veicoli beneficiari dell’agevolazione fiscale proposta, possano usufruire del pagamento delle tassa automobilistica regionale di circolazione pari a euro 25,82 per gli autoveicoli e euro 10,33 per i motoveicoli”.
“La Corte Costituzionale – osservano – ha confermato la propria giurisprudenza in materia e stabilito che la peculiarità attribuita alla tassa automobilistica impone alle Regioni soltanto di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale. Pertanto, per sviluppare un’autonoma politica fiscale in funzione di specifiche esigenze, le Regioni – concludono – possono introdurre esenzioni anche qualora esse non siano previste dal legislatore statale ed è ciò che auspichiamo avvenga in Umbria con l’approvazione di questa legge”.
