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Terremoto nella Lega in Umbria, il capogruppo in Regione Stefano Pastorelli lascia il partito

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Stefano Pastorelli

Il segretario regionale Marchetti gli risponde: “Solo falsità, ora lasci l’incarico da consigliere”

Il Consigliere regionale Stefano Pastorelli ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni da capogruppo in Consiglio regionale della Lega e la sua uscita dal partito.
Nella nota scrive le motivazioni di tale scelta: “Con profondo dispiacere, annuncio la mia decisione di dimettermi dalla carica di capogruppo in Consiglio regionale dell’Umbria per Lega Salvini Premier e di rinunciare al mio ruolo di sostenitore attivo della Lega, dopo oltre 17 anni di dedizione e impegno durante i quali ho affrontato stagioni più entusiasmanti e stagioni più dure”.
Pastorelli sottolinea che non è quindi una questione di numeri e percentuali: le motivazioni che lo hanno indotto a lasciare la Lega sono “ho osservato con crescente preoccupazione una deriva estremista di destra nelle politiche europee del partito e strettamente a livello più locale l’accentramento del potere nell’Altotevere”.
Una decisione comunicata pochi giorni dopo aver partecipato a Roma alla convention, organizzata da Salvini, di Identità e Democrazia, il gruppo politico sovranista di cui fa parte, in Europa, anche la Lega.

L’ormai ex leghista parla della necessità di “equilibrio e dialogo, fondamentali per una politica costruttiva e inclusiva”. “Valori che hanno da sempre contraddistinto la mia visione e anche l’azione politica della Lega”. “La mia fede nel futuro politico e l’impegno nel centro-destra non sono assolutamente in discussione”, dice Pastorelli annunciando che ora avvierà un percorso di riflessione.

Le dimissioni di Stefano Pastorelli hanno immediatamente scatenato un terremoto nella politica regionale, e nel partito del Carroccio, a poche settimane dalla riconferma, da parte di Salvini, di Tesei a candidata presidente per le regionali d’autunno.

Fra le note più critiche quella del deputato e segretario regionale del partito, Riccardo Augusto Marchetti, che replica a Pastorelli: “Infanga il movimento per dissimulare le sue ambizioni. Ora lasci la poltrona come ha chiesto di fare a chi in passato se ne è andato dalla Lega”.

“Una serie di falsità assemblate col solo obiettivo di infangare il movimento per tentare maldestramente di ripulire sé stesso – così il Segretario della Lega Umbria, On. Riccardo Augusto Marchetti, replica alle dichiarazioni del Consigliere Regionale Stefano Pastorelli – uno stratagemma, neppure dei più sottili oltretutto, per dissimulare le sue ambizioni personali che risultano superare il suo stesso talento. Cinque anni fa si è candidato al Parlamento Europeo proprio con la Lega, che anche allora aderiva in Europa al gruppo Identità e Democrazia – sottolinea Marchetti – noi rimaniamo coerenti, mentre Pastorelli, che oggi ritiene il nostro movimento sia su posizioni troppo di destra in Europa, o all’epoca in cui si propose per la corsa all’Europarlamento lo fece solo per assecondare la sua brama di avere uno scranno, senza neppure conoscere né studiare le posizioni del partito al quale apparteneva, o, ammaliato dalle percentuali generose del nostro movimento, scelse di sotterrare i propri ideali in nome della poltrona. Per quanto riguarda invece le sue dichiarazioni in merito all’accentramento del potere in Alto Tevere della Lega Umbria, è evidente che Pastorelli, forse troppo preoccupato a trovare soluzioni utili a salvaguardare sé stesso, si sia del tutto disinteressato alla vita del nostro movimento in questi ultimi mesi – incalza Marchetti – altrimenti saprebbe che il direttivo ha al suo interno rappresentanti di tutti i territori e che l’unico mio vicesegretario vicario, Valeria Alessandrini è di Terni. Inoltre, i dirigenti del partito, su mia iniziativa, hanno la possibilità di confrontarsi in maniera diretta con la Presidente Donatella Tesei e i nostri Assessori Enrico Melasecche e Luca Coletto, per essere aggiornati sul lavoro della Giunta ed esporre le esigenze dei rispettivi territori. Rimaniamo in fervente attesa di conoscere, anche se non serve un fine intuito, quale sarà la nuova casacca che Pastorelli indosserà per ricorrere la tanto ambita rielezione – conclude Marchetti – intanto, se gli rimangono ancora dignità e coerenza, rassegni quanto prima le dimissioni dal ruolo di Consigliere Regionale dato che, quando la Lega ha perso un consigliere (Francesca Peppucci) nel corso di questa legislatura, è stato il primo a chiedere che lasciasse anche la poltrona”.

Il partito ora chiede al consigliere regionale di lasciare la poltrona. Ma l’ex capogruppo assicura che continuerà, nei mesi residui della legislatura, ad appoggiare la Giunta Tesei.