Previsto per domani il passaggio di proprietà. Il prezzo lo farà la categoria di appartenenza
La fine della storia d’amore tra Massimiliano Santopadre e la piazza di Perugia era certificata da molto. A riprova del fatto le continue contestazioni della tifoseria, con annessi inviti ad andarsene, rivolte all’imprenditore romano e presidente del Grifo.
Dopo 12 anni la società era ufficialmente finita sul mercato dalla fine di maggio, quando fu lo stesso Santopadre ad annunciarlo in una lettera con la quale esprimeva il suo rammarico per il trattamento ricevuto dal tifo organizzato.
La conferma dell’imminente passaggio di proprietà è giunta nel pomeriggio di ieri, direttamente dalla società di Pian di Massiano che, con una nota pubblicata nel proprio sito web, ha annunciato la sigla di un accordo “vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di AC Perugia Calcio Srl”.
Il closing dell’operazione “subordinato al completamento della due diligence attualmente in corso”, si legge sempre nella nota, è previsto giovedì 13 luglio con la firma di un contratto preliminare di cessione.
La trattativa ha fatto slittare la convocazione della prima squadra per il precampionato, da giovedì 13 a lunedì 17 luglio, e fatto saltare l’accordo con l’ex tecnico del Vicenza Francesco Baldini.
Ancora sconosciuta l’identità del nuovo proprietario. Secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di una cordata di due soci, rappresentanti di una società operante nel settore petrolifero con alle spalle una società del Bahrein.
Di certo si sa che la trattativa per il passaggio di proprietà è stata condotta dallo studio di assistenza fiscale e consulenze alle imprese “Benigni&K” di Luca Benigni. Visti i ricorsi avviati per la riammissione in Serie B, il valore del pacchetto azionario in mano a Santopadre dipenderà da quale sarà la categoria di appartenenza. Dovrebbe essere di circa 4 milioni in caso di permanenza in Serie C e di circa 14 in caso di ripescaggio.
