L’imprenditore della nota Università è l’unico ad aver presentato la proposta per l’acquisto e progetti credibili per lo sviluppo aziendale
Il liquidatore dell’azienda del Polo chimico di Terni, Filippo Varazi, mercoledì ha incontrato i rappresentanti provinciali e regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec e le Rsu, per dare corso al confronto stabilito nell’incontro del 23 dicembre scorso al ministero delle imprese e del Made in Italy.
Al momento l’unica proposta percorribile è quella avanzata dalla Unicusano di Stefano Bandecchi, candidato a sindaco della città dell’acciaio per le prossime elezioni che, assieme all’equipe di ricerca e sviluppo della presitigiosa università, avrebbe tutti i presupposti per il rilancio dell’azienda del polo chimico ternano attraverso anche l’utilizzo dei fondi del Pnrr.
Il progetto
Bandecchi ha presentato un piano industriale di tutto rispetto che fornirebbe solide garanzie di sviluppo occupazionale ed economico, primo tra tutti il salvataggio dei lavoratori, con la previsione del reimpiego graduale, senza soluzione di continuità, di tutti i lavoratori nel biennio 2023/2024. Secondo i sindacati “ci sono in ballo progetti di ricerca con l’università e progetti nel campo dell’economia circolare, che vanno oltre la produzione del film BOPP Treofan”.
L’opinione dei sindacati
“Non basta che Jindal dia disponibilità a cedere gli impianti e gli stabilimenti ma dovrà fare i conti anche con i problemi che i lavoratori hanno vissuto da oltre due anni a questa parte”, lo hanno dichiarato Filctem, Femca e Uiltec.
L’incontro di mercoledì verrà aggiornato a breve insieme ai sindacati nazionali e ai rappresentanti di Unicusano con delle tappe e degli incontri intermedi prima del tavolo fissato per il 13 gennaio prossimo al Ministero delle imprese e del Made in Italy.
