Queste le sue testuali parole: “Se ogni 5 anni dobbiamo avere un Duce allora voglio esserlo io”
Alla fine Stefano Bandecchi si è dimesso davvero da sindaco di Terni.
Dopo lo scetticismo generale, i tanti commenti e le perplessità provocate nell’ambiente politico arriva la notizia certa.
Lo stesso Comune ha ufficializzato la lettera di dimissioni annunciata ieri dall’ex presidente della Ternana.
La lettera è stata protocollata nella mattinata di oggi, venerdì 9 febbraio.
A riguardo il comma 3 dell’articolo 53 del Tuel prevede che le dimissioni presentate dal sindaco diventino efficaci e irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio.
Dopodiché si procederà allo scioglimento di quest’ultimo, con contestuale nomina di un commissario.
Il Gabinetto del sindaco ha provveduto a informare la Prefettura delle dimissioni pervenute.
Bandecchi dal canto suo ha colto l’occasione per “stupire” ancora, dando voce a delle dichiarazioni destinate a provocare nuovi sussulti e commenti, dicendo che non solo si candiderà alle prossime elezioni Europee con Alternativa popolare, ma si dice anche sicuro che diventerà premier. Queste le sue testuali parole: “Se ogni 5 anni dobbiamo avere un Duce allora voglio esserlo io” – ha ribadito dicendosi quindi certo che andrà a sedere sulla poltrona più alta, quella di presidente del Consiglio.
