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Nozze d’argento tra assessorato alla cultura e AGiMus: 25 anni di Musica dal mondo

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La conferenza stampa alla sala Rossa di palazzo dei Priori

Semplicemente un idillio quello creatosi tra l’assessore Varasano e il presidente dell’AGiMus Salvatore Silivestro. Venticinque anni di concerti di musica dal Mondo non interrotti neanche dalla pandemia: centinaia di giovani musicisti, coristi e strumentisti che si sono affacciati al balcone di Perugia per godere di una visione umanistica sul paesaggio, sulla urbanistica, sulle emergenze artistiche di una città che al mondo ha saputo dare molto. Ricevendone anche in cambio tanto, come ha voluto ricordare ieri mattina nella sala Rossa l’assessore Varasano che, al termine del suo mandato, può tirare le somme di un impegno vissuto con passione, partecipazione, competenza e “religione” della cosa pubblica. Difficile trovare uno studioso di vaglio, un accademico universitario, appassionarsi alle vicende della musica, anche alle più piccole, con una parola di incoraggiamento e di considerazione per tutti.

Una conferenza stampa breve ed efficace nella quale l’esplosivo maestro Silivestro ha esposto pittorescamente il percorso di un festival a forte connotazione giovanile che ha convocato a Perugia comunità musicali dei cinque continenti. Tutto partì, ricorda Silivestro, dal Gabinetto del Sindaco di quello che era allora l’ufficio gemellaggi di Daniela Borghesi. Tubingen, Bratislava, Aix en Provence, inizialmente, coi loro complessi classici e jazz che si affacciavano nelle sale perugine. Poi l’inserto dell’accademia san Felice e l’innesto di visioni più vaste e ambiziose. L’arrivo di formazioni dai siti più lontani come il Kazakistan e l’Australia e un incremento delle presenze turistiche nel comprensorio cittadino. Autobus carichi di musicisti, alberghi pieni e ristoranti in piena attività. Una visione espansiva del far musica che ha coinvolto decine di operatori turistici in un incremento economico più che gradito. L’allentamento della pandemia, dicevamo, non ha turbato del tutto il flusso: ricorda l’assessore Varasano l’apertura di spazi all’aperto, come il giardino di san Matteo degli Armeni e il provvidenziale mantenimento del rapporto con il pubblico.

Ed ora il cartellone attuale, di una ricchezza senza paragoni. Venticinque spettacoli alcuni realizzati come di tradizione con l’Università per Stranieri, partner privilegiato di una vocazione internazionale che appartiene alla storia. I complessi corali, sinfonici, cameristici, folkloristici provengono da Albania, Germania, Olanda, Inghilterra, Grecia, Norvegia, Stati Uniti, Svizzera e Sudafrica. I luoghi sono quelli tradizionale della cattedrale, nota nel mondo per la sua problematica acustica, la elegantissima Sala dei Notari, san Pietro, la Betlemme della musica perugina, sant’ Antonio del Borgo, il tempio di san Francesco, il giardino della Biblioteca di san Matteo degli Armeni, l’Arcadia del giardino del Frontone. Diciassette gli appuntamenti previsti in questi luoghi cittadini: gli altri saranno distribuiti tra Assisi, Todi, Deruta e Tuoro, luoghi d’arte e di storia che aggiungono valore a ogni presenza turistica. AGiMus offrirà ai suoi ospiti anche un complemento di artisti cittadini, come nel caso del concerto inaugurale di lunedi, dove coro e orchestra della Western Reserve Academy dell’Ohio saranno affiancati dai ragazzi del coro del liceo Galilei. Nella stessa giornata di ieri, nel pomeriggio, AGiMus, per non smentire la sua fervida attività, ha ospitato nell’aula magna di palazzo Gallenga il concerto del duo di Perugia, Patrizio Scarponi al violino e Giuseppe Pelli al pianoforte impegnati in un godibilissimo concerto con musiche di Mozart, Schubert e Dvorak.
Ed ora il cartellone attuale, di una ricchezza senza paragoni. Venticinque spettacoli alcuni realizzati come di tradizione con l’Università per Stranieri, partner privilegiato di una vocazione internazionale che appartiene alla storia. I complessi corali, sinfonici, cameristici, folkloristici provengono da Albania, Germania, Olanda, Inghilterra, Grecia, Norvegia, Stati Uniti, Svizzera e Sudafrica. I luoghi sono quelli tradizionale della cattedrale, nota nel mondo per la sua problematica acustica, la elegantissima Sala dei Notari, san Pietro, la Betlemme della musica perugina, sant’ Antonio del Borgo, il tempio di san Francesco, il giardino della Biblioteca di san Matteo degli Armeni, l’Arcadia del giardino del Frontone. Diciassette gli appuntamenti previsti in questi luoghi cittadini: gli altri saranno distribuiti tra Assisi, Todi, Deruta e Tuoro, luoghi d’arte e di storia che aggiungono valore a ogni presenza turistica. AGiMus offrirà ai suoi ospiti anche un complemento di artisti cittadini, come nel caso del concerto inaugurale di lunedì, dove coro e orchestra della Western Reserve Academy dell’Ohio saranno affiancati dai ragazzi del coro del liceo Galilei. Nella stessa giornata di ieri, nel pomeriggio, AGiMus, per non smentire la sua fervida attività, ha ospitato nell’aula magna di palazzo Gallenga il concerto del duo di Perugia, Patrizio Scarponi al violino e Giuseppe Pelli al pianoforte impegnati in un godibilissimo concerto con musiche di Mozart, Schubert e Dvorak.
Stefano Ragni