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Mancanza di Oss all’ospedale di Terni: la Cgil chiede chiarimenti

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Un poker di quesiti per avere delucidazioni dopo le polemiche delle ultime settimane

L’allarme lanciato dal Movimento Cinque Stelle sulla carenza di personale all’ospedale di Terni, la risposta del direttore generale Pasquale Chiarelli e l’affondo di Giorgio Lucci (Fp Cgil) che a mezzo stampa invita il numero uno dell’azienda ospedaliera ad andare oltre i freddi numeri e a rispondere a quattro specifici quesiti.

Si parte dagli operatori socio sanitari: «È è vero o non è vero che nei 139 Oss la media anagrafica supera i 50 anni e il 50% di questi operatori a causa dei disagi lavorativi e dell’usura dovuta alla professione hanno limitazioni funzionali? È vero o non è vero che l’azienda ospedaliera da anni opera con forti carenze di organico in tutte le professioni sanitarie e amministrative ? Visto che il concorso per infermieri si è concluso ad aprile ed è durato 18 mesi e ad oggi non c’è stata nemmeno una assunzione, Lei veramente pensa di poter assumere il personale oss entro l ‘anno visto che ancora a fronte di migliaia di domande non si sono ancora fatte le preselezioni ne costituite le commissioni? In questa azienda (salvo il periodo Covid per ovvi motivi) è uso utilizzare le assistenze private notturne, una prassi indecorosa sia sul piano morale che sul piano sostanziale, visto che i costi sono a completo carico delle famiglie. Per ovviare a questo problema, inviso anche agli operatori sanitari, bisogna aumentare il personale oss., ma le 25 assunzioni annunciate sono assolutamente insufficienti a coprire tutti i reparti interessati (medicine, ortopedie, geriatrie, chirurgie). Se la sente lei, direttore, di assumersi l‘impegno di fronte alla cittadinanza a lavorare affinché la nostra azienda nel futuro garantisca ai cittadini anche questo delicato servizio?».