Home Economia L’aeroporto dell’Umbria decolla: traffico passeggeri da record a giugno

L’aeroporto dell’Umbria decolla: traffico passeggeri da record a giugno

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Nuovo picco storico giornaliero e record mensile: oltre 73mila passeggeri in un mese, spinti soprattutto dalle rotte internazionali

L’aeroporto internazionale dell’Umbria San Francesco d’Assisi continua a macinare numeri da record. Il mese di giugno 2025 si chiude con risultati mai visti prima: sabato 28 è stato raggiunto il nuovo massimo storico di passeggeri in una sola giornata, 3.470 viaggiatori transitati, superando il precedente picco del 15 agosto 2023 (3.352 passeggeri) con un incremento del +3,5%.

Ma non è tutto: anche il dato mensile segna un nuovo primato assoluto con 73.051 passeggeri, migliorando del 2,6% il record di agosto 2023. Rispetto a giugno dello scorso anno, l’incremento è ancora più netto: +17%.

Il bilancio del primo semestre conferma la scia positiva: da gennaio a giugno 2025 sono stati 276.334 i passeggeri complessivi, il 21,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare la crescita è soprattutto il traffico internazionale, che vale ormai il 71% del totale.

Numeri che trovano terreno fertile nel pieno della stagione estiva Summer 2025: attualmente l’aeroporto umbro è connesso a 17 destinazioni (8 nazionali e 9 internazionali), servite da 6 compagnie aeree con fino a 114 voli settimanali. Tra le mete interne ci sono Brindisi, Cagliari, Olbia, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Lampedusa e Pantelleria. Sul fronte estero si vola verso Londra (Stansted e Heathrow), Bruxelles, Bucarest, Barcellona, Rotterdam, Cracovia, Malta e Tirana.

Soddisfatta la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti: «I risultati migliori di sempre ci danno ragione sulle scelte fatte e su quelle che intendiamo portare avanti per uno scalo che si conferma strategico per la crescita dell’Umbria. Abbiamo varato un Piano quadriennale con 4,5 milioni l’anno e nuovi investimenti in cantiere. Vogliamo continuare a volare, puntando sempre di più sull’intermodalità e sulle altre reti infrastrutturali».