Home Cronaca “Il Coronavirus non si prende andando a fare la spesa”

“Il Coronavirus non si prende andando a fare la spesa”

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Uno studio condotto in Germania rassicura sulle possibilità di contagio

Non bisogna aver paura di andare a fare la spesa. Uno studio condotto in Germania ridimensiona i rischi sul contagio. “Non ci sono significativi rischi di essere infettati al supermercato”, lo afferma il professor Hendrick Streeck, uno dei maggiori esperti tedeschi, direttore dell’istituto di Virologia dell’Università di Bonn.
Il docente cita a conferma della sua tesi il risultato di una ricerca condotta nella provincia di Heinsberg, città non lontana dal confine con Belgio e Olanda, tra i principali focolai di infezione della Germania, con 1.400 positivi accertati e 46 morti su una popolazione di 250mila abitanti.
«L’epidemia – ha spiegato il professor Streeck alla rete televisiva lussemburghese Rtl – si diffonde quando le persone si trovano a distanza ravvicinata per un periodo di tempo abbastanza lungo.

Il ricercatore, come si legge sul , ha riportato l’esempio delle feste nelle località alpine dopo aver sciato: uno dei principali centri di diffusione del virus in Germania è stata la stazione sciistica di Ischgl, dove centinaia di tedeschi si sono infettati portando il Covid nelle loro città una volta rientrati. Insomma, se si mantengono le giuste distanze di sicurezza, è piuttosto improbabile contrarre l’infezione.

E il contatto degli oggetti?
«Per prendersi il virus in questo modo bisogna che qualcuno tossisca nella sua mano, tocchi immediatamente il pomello di una porta e subito dopo qualcun altro dovrebbe afferrare lo stesso pomello e toccarsi la faccia». Affermazioni che contraddicono i risultati di un altro studio condotto negli Stati Uniti secondo il quale il Sars-Cov-2 riuscirebbe a sopravvivere per un giorno sul cartone, per tre giorni sull’acciaio e per cinque giorni sulla plastica. In Germania gli esperti si dicono molto scettici riguardo a questo tipo di calcoli: secondo l’Istituto Robert Koch – l’organismo governativo per la prevenzione delle malattie infettive – quei dati sono il risultato di test fatti in condizioni sperimentali, e dunque poco rappresentativi di ciò che accade realmente nella vita quotidiana.


Come fare la spesa ed evitare il contagio

Sul i consigli degli esperti: il virologo Fabrizio Pregliasco, il nutrizionista Marcello Ticca, il presidente di Consumatori.it Massimiliano Dona e Manuela Cervilli di Altroconsumo.

Posso andare a fare la spesa se non ho la mascherina?
Sì, purché non si abbiano avuto contatti con persone positive al Covid-19. Sarebbe meglio usarla (quella di tipo chirurgico va bene) perché nessuno può sapere con certezza di non essere un positivo asintomatico (a parte ovviamente se è stato fatto il tampone che lo conferma; in quel caso non si può uscire nemmeno per fare la spesa). Indossarla proteggerebbe gli altri, più che se stessi dagli altri, per i motivi appena spiegati. Ma se una persona non la possiede, può benissimo uscire a fare la spesa senza mascherina. Perché la cosa più importante a propria e altrui tutela è mantenere la distanza di almeno un metro con le altre persone, non toccarsi mai il viso (bocca, naso, occhi) quando si è al supermercato, lavarsi le mani appena rientrati a casa e lavarle di nuovo dopo aver messo a posto la spesa.

Se sono sola, anziana, malata, qualcuno può fare la spesa per me?
Sì, ci sono diverse associazioni di volontariato che si stanno rendendo disponibili per le persone più fragili. Basta chiedere alla propria parrocchia o consultare i siti internet (su Anpas.org c’è l’elenco dei volontari in tutta Italia). Talvolta sono gli stessi vicini di casa a offrirsi di farlo: va bene, ma la spesa va lasciata sul pianerottolo, senza contatti tra chi la porta e chi la riceve».

Come faccio a comprare tutto quello che mi serve per una settimana intera?
Intanto si possono diversificare gli acquisti e non prendere tutto in una volta al supermercato. Scottex, fazzolettini di carta, assorbenti, carta igienica, detergenti personali si possono acquistare in Rete, e non solo su Amazon o sui siti dei supermercati. Ci sono diverse farmacie online (una è Farmacosmo.it) dove è possibile ordinare le cose non deperibili. E poi bisogna sfruttare i negozietti, le macellerie, i fruttivendoli: molti, nei quartieri, si stanno organizzando per far trovare pronta la spesa per il ritiro; Facebook è un ottimo mercato virtuale dove trovare informazioni. I vini si possono ordinare sui siti specializzati (uno è Tannico.it).

Se non trovo frutta e verdura fresche, le posso comprare surgelate?
Sì, sostanzialmente mantengono le stesse proprietà nutrienti. Il discorso vale anche per il latte a lunga conservazione, in alternativa a quello pastorizzato.