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Ospedale Foligno, interruzione di pubblico ufficio

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Da un mese resta chiuso senza motivo creando ingenti danni

di Alberto Laganà – Parecchie settimane fa la presidente regionale Tesei aveva annunciato che l’ospedale di Foligno era pronto, come quello di Perugia e Terni, a ripristinare tutti i servizi ma, a parte gli annunci, niente è successo nel frattempo, lasciando nella costernazione e senza assistenza 70mila cittadini umbri costretti a sborsare fior di quattrini per curarsi in strutture private.

Il principale presidio sanitario del comprensorio non ha malati in terapia intensiva, non vi è rischio di contagi ma le prenotazioni al Cup sono bloccate e personale e macchinari sono colpevolmente fermi e gli stessi medici non sanno cosa rispondere rispetto a questa situazione che non ha precedenti.

Se l’amministrazione regionale passata era occupata a spartirsi incarichi e poltrone questa invece sembra più che altro preoccupata di favorire le strutture private ma che costano alla collettività milioni di euro per prestazioni che normalmente venivano svolte dal servizio pubblico.

Tutti tacciono, dai sindacati alle associazioni dei consumatori e già c’è chi pensa di sporgere denuncia per interruzione di pubblico ufficio se la situazione non cambia immediatamente.

Ma a chi rivolgersi se anche i magistrati sembrano più preoccupati di dividersi in correnti, farsi la guerra per carriere e promozioni?

Siamo messi proprio male e alla fine, dal momento che nessuno paga per propri errori, a rimetterci è sempre il cittadino comune.