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Vaccini, in Umbria 7mila sanitari aderiscono alla proposta

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Il dr. Marco Rondini durante la vaccinazione Il Dr. Marco Rondini durante la vaccinazione

Il dirigente medico del Pronto Soccorso Dott. Marco Rondini ci racconta la sua esperienza


Il Dr. Marco Rondini durante la vaccinazione

Il vaccino contro il Coronavirus è ufficialmente arrivato in Umbria.

Ieri, domenica 27 dicembre, sono stati vaccinati i . Tra questi, il Dottor Marco Rondini, dirigente medico del Pronto Soccorso di Perugia.

Durante il primo giorno di vaccinazioni, hanno ricevuto la profilassi 20 componenti dei quattro team vaccinali, una cinquantina di operatori dell’ospedale di Spoleto e delle aziende sanitarie ed ospedaliere dell’Umbria e una quindicina di ospiti dell’Rsa Santa Margherita di Perugia, i primi a cui era stato somministrato il vaccino antinfluenzale.

A tal proposito, abbiamo intervistato il Dottor Rondini, che ha spiegato alla nostra redazione di essere stato tra i primi vaccinati nel nosocomio di Spoleto. Ha inoltre aggiunto di non aver avuto nessuna reazione indesiderata al vaccino nè nessun sintomo collaterale, tanto è vero che ha regolarmente effettuato il turno notturno.

Il Dottor Rondini ha espresso soddisfazione per essere stato tra i primi ad essere stato sottoposto alla profilassi anti-Covid.

Ne abbiamo approfittato per chiedere un parere sull’attuale situazione del Pronto Soccorso. Il dirigente medico ha risposto: “La situazione è ancora problematica a causa dei numerosi accessi di anziani, provenienti soprattutto dalle Rsa, che al minimo sintomo si rivolgono al Pronto Soccorso anziché al proprio medico di base”.

Sono ben 15.600 i sanitari umbri che potrebbero ricevere il vaccino. Tra questi, in 12mila hanno letto l’invito e in 7mila – al momento – hanno aderito alla proposta di vaccinazione.

“Bisogna fare una grossa campagna di convincimento per quelli che sono incerti”, ha evidenziato la professoressa Daniela Francisci, direttrice di malattie infettive dell’ospedale di Perugia, anch’essa tra le prime a ricevere il vaccino.

Il commissario dell’Usl Umbria 2, Massimo De Fino, conta di riuscire a vaccinare tutto il personale sanitario in circa due mesi. “Procederemo a scaglioni – ha evidenziato De Fino – in modo da non coinvolgere interi reparti nello stesso momento per scongiurare eventuali blocchi”.

Nella giornata di domani, martedì 29 dicembre, secondo quanto affermato dal direttore regionale alla sanità, Claudio Dario, “arriverà in giunta un piano per i vaccini che stiamo ultimando in queste ore. Per quella data dovremmo avere non solo l’assetto organizzativo ma anche tutte le indicazioni dalla struttura commissariale da cui dipendiamo completamente per la calendarizzazione delle prossime somministrazioni e per tutta la logistica, di certo non semplice”.

Per quanto riguarda la crescente preoccupazione generata dalla variante inglese del virus, il direttore regionale ha spiegato che tutti i soggetti di rientro dall’Inghilterra si sottoporranno a tampone. Per il momento, in Umbria c’è solo un singolo tampone – il quale potrebbe indicare la presenza della variante inglese del Coronavirus – che si trova sotto stretta analisi da parte dell’Istituto zooprofilattico.

E’ dell’ultim’ora la notizia che l’assessore Coletto è stato ricoverato presso un ospedale veneto in via precauzionale a causa della positività da Covid, riscontrata la scorsa settimana.