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Ospedale di Spoleto, per la carenza di personale le associazioni si rivolgono al Procuratore Cicchella

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Claudio Cicchella

Una delegazione verrà ricevuta nei prossimi giorni dal numero I della Procura che si è insediato a metà febbraio

A Spoleto è tema di preoccupazione e di discussione il futuro dell’ospedale. Del San Matteo degli Infermi se ne parlerà in un incontro con il Procuratore Capo Claudio Cicchella, durante il quale verrà messa in luce la situazione del nosocomio locale, per capire se, alla luce delle gravi carenze di organico che si riscontrano, possa essere messa potenzialmente a rischio l’utenza, e dunque di conseguenza possano essere ravvisate varie ipotesi di reato.

Come riporta Il Messaggero, il passo in avanti, dopo la diffida presentata due giorni fa alla Regione da alcuni consiglieri comunali, e firmata anche dal sindaco Andrea Sisti, è stato fatto dalle associazioni. Una delegazione verrà ricevuta nei prossimi giorni dal numero I della Procura, che si è insediato a metà febbraio. Il San Matteo degli Infermi, del resto, soffre di gravi carenze, a partire dall’assenza nelle ore notturne (anche) del cardiologo, figura centrale dell’emergenza urgenza.

Una situazione che Regione e Usl 2 hanno più volte promesso di superare, ma alle buone intenzioni (i bandi di concorso andati deserti), non sono seguite azioni concrete. C’è di più. Con il passare dei mesi sembra restringersi progressivamente la possibilità di azione dell’ospedale di Spoleto, dove sarebbero addirittura in bilico anche alcuni servizi previsti nel controverso progetto di Terzo Polo: a partire dall’Ortogeriatria.

Se di scritto, per ora, non c’è niente, è più di un’indiscrezione quella che rimbalza dagli ambienti ospedalieri, secondo cui, a partire da oggi, ci sarebbe una disposizione che suona più o meno così: al pronto soccorso di Spoleto non potranno più accedere pazienti che hanno riportato fratture. O meglio, il paziente potrà andare ovviamente al pronto soccorso, ma tutta la traumatologia verrà poi dirottata a Foligno.

Se tutto questo venisse confermato, l’operatività del San Matteo degli Infermi verrebbe ridotta anche rispetto al progetto di integrazione tra gli ospedali di Spoleto e Foligno.