Mettono in atto la “truffa del parente nei guai” ma quando vanno a ritirare il “malloppo” trovano i Carabinieri
Due truffatori campani sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri di Perugia. I due, di 57 e 19 anni, già noti alle forze dell’ordine, avevano messo in atto un tentativo di truffa, la cosiddetta “truffa del parente in pericolo”, ai danni di un 73enne perugino.
L’anziano, ben conscio del fatto che l’uomo che lo aveva appena contattato al telefonato di casa – e che gli comunicava che il figlio aveva causato un incidente stradale e che per togliersi dai guai necessitava immediatamente di 4800 euro – fosse un truffatore, tramite il suo cellulare ha chiamato il 112, riuscendo così a far sentire la conversazione all’operatore del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia. Quest’ultimo è riuscito così ad avere tutte le informazioni necessarie per inviare i colleghi della Sezione operativa presso l’abitazione dell’uomo.
Poco dopo, infatti, quando i due malviventi sono andati a casa del 73enne, per ritirare la somma pattuita telefonicamente, ad attenderli hanno trovato i militari, che li hanno bloccati in flagranza di reato ed ammanettati.
