Sono indagati per detenzione di materiale pedopornografico
Oltre 70 foto di ragazzine nude sono state rinvenute nel cellulare di uno dei due giovani indagati, oggi poco più che ventenni, assistiti dagli avvocati Michele Nannarone, Andrea Bellachioma e Giovanni Zurino, i due giovani sono finiti davanti al gup Angela Avila.
La presunta vittima si è costituita parte civile assistita dal suo avvocato Francesco Gatti e non ha fatto opposizione alla richiesta avanzata dalle difese che hanno chiesto le prove effettive, nell’ottica di proporre “un percorso di pentimento e resipiscenza”.
All’epoca dei fatti fu una amica della vittima ad accorgersi della pubblicazione della foto: le immagini poste sul video risalivano a circa 5 anni prima, allora la ragazzina aveva solo 15 anni e le aveva inviate ingenuamente al fidanzato di allora. Dopo un anno dalla fine della relazione tra i due ragazzi le immagini vennero diffuse ovunque,al punto tale da indurre la ragazza a cambiare scuola ed attraversare una forte crisi psicologica.
Nell’ottobre 2020 le foto vennero nuovamente ad essere diffuse, scambiate nella chat di una piattaforma di messaggistica di ragazzi con l’aggiunto di foto di altre ragazzine.
Nell’atto di costituzione di parte civile contro i presunti responsabili, si evince che le due ragazzine riuscirono ad individuare il ragazzo che avrebbe ammesso le sue responsabilità. Parrebbe che lo stesso responsabile avrebbe contattato la presunta vittima per scusarsi..
Le due ragazze e i loro amici avevano poi potuto appurare che, quelle foto, gli erano state inviate da un altro coetaneo e per questo sono ora entrambi, indagati per detenzione di materiale pedopornografico.
Il processo è stato rinviato al 28 settembre.
