Home Economia Sconto del 10% in supermercati e discount sul carrello della spesa

Sconto del 10% in supermercati e discount sul carrello della spesa

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L’intesa sarà firmata ufficialmente giovedì 28 settembre a Palazzo Chigi, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

I prezzi continuano a salire, ma discount, supermercati e superstore, hanno in programma di mettere in atto una serie di sconti sui beni di largo consumo per venire incontro alle esigenze delle famiglie alle prese con i rincari causati dall’inflazione.
Dal 1° ottobre al 31 dicembre ci saranno sconti fino al 10% sui principali beni alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona, in circa 25mila tra grandi supermercati, discount, superstore e ipermercati, in tutta Italia.
All’iniziativa hanno già dato la loro adesione Esselunga, Conad, Carrefour, Coop, Pam, Lidl, passando per Tigre, Famila e Decò.
In bilico ci sono solo alcune catene di discount, come Eurospin e Md.
In sostanza quasi tutta la grande distribuzione, secondo le associazioni di categoria, si avvia ad aderire al “trimestre anti-inflazione”, iniziativa del Ministero delle Imprese guidato da Adolfo Urso, per limitare i rincari del cosiddetto “carrello della spesa”.
Ai big si aggiungeranno in centinaia di migliaia tra piccoli negozi alimentari e con prodotti per l’igiene personale, ma anche farmacie e parafarmacie.

Il trimestre anti-inflazione potrebbe valere fino a 150 euro di risparmi per le famiglie, solo per la spesa alimentare. Risparmio che sale a 211,2 euro per un nucleo con due figli, 192 euro in meno solo per cibi e bevande.
A fare i calcoli è l’Associazione dei consumatori Assoutenti che parla di 4 miliardi di euro di risparmi potenziali.
Si tratta ovviamente di stime, posto che manca ancora la lista completa di beni a prezzi ridotti che passerà dal Ministero delle imprese e del Made in Italy.
In ogni caso l’elenco dei beni e la percentuale di sconto saranno variabili. Ci saranno però sicuramente i prodotti confezionati: carne, pasta, uova, zucchero, latte, riso, sale, cereali e farina. Ma anche saponi, detergenti, pannolini e farmaci di largo consumo. Sui cibi freschi si sta facendo un ragionamento a parte, vista la volatilità dei loro prezzi e i problemi in agricoltura, dovuti ai cambiamenti climatici.
Su frutta e verdura l’industria non dovrebbe abbassare i listini, ma questi prodotti potrebbero rientrare in alcune promozioni settimanali o linee di convenienza delle singole catene di supermercati. L’olio potrebbe quindi avere un prezzo bloccato.
Gli sconti al supermercato saranno sponsorizzati da un’apposita pubblicità progresso della presidenza del Consiglio e le iniziative saranno firmate, anche all’ingresso dei negozi, da un bollino tricolore “anti-inflazione” del Governo.

Di questo progetto se ne parlerà al Mimit con Cgil, Cisl e Uil.
L’intesa sarà firmata ufficialmente giovedì 28 settembre a Palazzo Chigi, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ci saranno anche i rappresentanti di artigiani, cooperative, coltivatori, commercianti (Confesercenti e Confcommercio) e distributori (in primis Federdistribuzione).

 Il 28 settembre, però, firmeranno anche i rappresentanti dell’industria. In trenta aziende hanno già detto sì, a cui si aggiunge la rappresentanza dei coltivatori, Coldiretti.
L’elenco completo delle aziende che aderiranno sarà inviato al Mimit e poi pubblicato sul sito del Ministero.

Al momento si sa che saranno della partita Barilla, Lavazza, Mutti, Nestlè e Ferrero. Ma le associazioni (Centromarca, Federalimentare, Ibc e Unionfood) si attendono decine e decine di altri nomi, ancor più della Francia, dove si punta a dimezzare i rincari annui sui beni alimentari nei primi mesi del 2024.
Entro la prossima settimana le aziende produttrici che vorranno aderire riceveranno le linee guida e il modulo da inviare al Mimit.
Francesco Castellini