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Sale l’inflazione: Perugia tra le città più care, nel 2023 prezzi saliti del 6,4%

Sale l'inflazione: Perugia tra le città più care, nel 2023 prezzi saliti del 6,4%

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I dati analizzati dall’Unione nazionale consumatori stimano che a causa dei rincari le famiglie umbre nel 2023 hanno subito un aggravio di quasi 1.500 euro

In base alle rilevazioni Istat sull’inflazione di dicembre, Perugia risulta essere collocata tra le città più care della Penisola. Il capoluogo umbro si pone al sesto posto nella classifica riferita all’anno 2023, dopo Genova e Brindisi, seguite da Grosseto, Alessandria e Benevento.

Il tasso d’inflazione regionale è così passato dall’1,3 all’1,4%, con Perugia che presenta un dato doppio rispetto a Terni.
I dati analizzati dall’Unione nazionale consumatori (Unc) stimano che a causa dei rincari le famiglie umbre nel 2023 hanno subito un aggravio di quasi 1.500 euro per fare la spesa, viaggiare, riscaldarsi, lavarsi, studiare, comperare scarpe e vestiti e fare benzina.
I prezzi degli alimentari restano al top, trainati da olio d’oliva, frutta e verdura fresche, patate e gelati. Più cari anche giocattoli e trasporti.
Rispetto a un anno fa in calo solo energia elettrica e gas.

Più indietro ma comunque nella top 20, Terni che ha fatto registrare un’inflazione media del 6% cui Unc riferisce un aggravio di costi di 1.378 euro: importo che vale la diciassettesima posizione tra Venezia e Modena che, però, vantano ben altri parametri quanto a reddito familiare medio. Basti pensare che il dato nazionale indica un surplus dovuto ai rincari di 1.239 euro e un tasso medio di inflazione del 5,7%.