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Presentato in Regione il Rapporto Aur: la crescita umbra rallenta, ma va bene occupazione e turismo

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Crollano le esportazioni. Fondamentali i fondi del Pnrr

Presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini l’Agenzia Umbria Ricerche ha presentato alcune anticipazioni dalla Relazione economico-sociale che sarà pubblicata nel corso del prossimo mese di gennaio, con gli aggiornamenti relativi al quadro congiunturale e prospettive per l’Umbria, con approfondimenti in particolare sui dati occupazionali e retributivi, sullo stato di avanzamento del PNRR e sul comparto del turismo.

Alla presenza della Presidente della Regione, Donatella Tesei, e dell’Amministratore Unico dell’Agenzia Umbria Ricerche, Alessandro Campi, i ricercatori seniores dell’Agenzia, Elisabetta Tondini, Mauro Casavecchia e Giuseppe Coco hanno illustrato le evidenze emerse dalle loro analisi.

 Ne è emerso un quadro dalle tinte contrastanti. Perché se da una parte, in un contesto fortemente condizionato dalle tensioni geopolitiche internazionali, rallenta la crescita, che l’Agenzia Umbria Ricerche stima allo 0,6 percento per il 2023; e crollano le esportazioni che fanno registrare un -4,5 percento, l’unica vera prospettiva di crescita per l’Umbria è rappresentata dai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza.
 Scendendo nel dettaglio settoriale, la relazione rivela che nei primi sei mesi dell’anno l’industria umbra ha registrato una crescita modesta, combinata tuttavia con una sostenuta dinamica occupazionale, nettamente superiore a quella del resto d’Italia.
    In rallentamento anche l’attività del comparto edilizio, accompagnata anche in questo caso da una crescita occupazionale, in controtendenza rispetto al calo registrato invece a livello nazionale. In flessione la dinamica del settore commerciale, che in Umbria non ha ancora recuperato i livelli occupazionali del 2019 e in più ha perso ulteriori unità di lavoro.
Note positive continuano ad arrivare invece dal settore turistico, che nei primi 9 mesi dell’anno ha già superato il livello record di 5,5 milioni di presenze, e per la prima volta a fine 2023, secondo le stime dell’Aur, si supereranno i 6 milioni e mezzo di presenze e i 500mila passeggeri in transito dall’aeroporto di Perugia.
Crescono del 2,8 percento nei primi nove mesi dell’anno gli occupati, dato superiore alla media nazionale (2 percento), questo anche a fronte del fatto che le retribuzioni dei lavoratori umbri continuano ad essere sensibilmente più basse della media del paese.

   “Ringrazio l’Agenzia Umbria Ricerche – ha voluto rimarcare la Presidente Tesei concludendo la presentazione – per il prezioso lavoro che sta svolgendo e del supporto che con i suoi rapporti sta dando alla Giunta regionale nell’analisi di fenomeni economici complessi. Comprenderne le dinamiche ci aiuta nel determinare le linee guida delle politiche da intraprendere e ci agevola nel verificare la bontà delle scelte compiute”.