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Perugia, Sala Rossa: l’assessore Varasano presenta il cartellone di “La grande classica al Borgo”

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Concerti e conferenze illustrati da Salvatore Silivestro e Francesco Pinelli

Settima stagione di Grande classica al borgo”, ventinove concerti che trafiggeranno l’intero anno con virtuosa puntualità. Li ha illustrati l’assessore Varasano che ne ha segnalato la scansione nel corso delle stagioni, dalla Pasqua, alla festa della Mamma, al settembre risorgimentale, al Natale. Oggi, grazie a una popolazione di uomini con la schiena dritta, Borgo sant’Antonio e Porta pesa sono uno dei quartieri di maggior prestigio. Una valorizzazione che ha preso vita dal ripristino e dal restauro della chiesa di sant’Antonio, oggi madre di tutte le sale musicali cittadine per la bellezza degli arredi e per l’acustica di assoluta preziosità. Un risultato che, ha sottolineato Varasano, si è ottenuto con un processo di recupero e di rifunzionalizzazione degli arredi urbani che si rivelato, nel corso degli anni un palinsesto saldo per costruirvi una risorsa di strategie associative che hanno visto il concorso di molti corpi sociali, di volontari, di entusiasti e di adepti. Una comunità che marcia salda e compatta, conclude Varasano, verso il raggiungimento di obiettivi che sono del tutto condivi dalla amministrazione comunale che considera le attività del Borgo una peculiare ricchezza cittadina. D’altra parte che ci sia ancor molto da scavare sotto le volte delle antiche dimore lo ha ricordato Francesco Pinelli, presidente di Borgo s. Antonio-Porta pesa parlando del progetto che interessa attualmente la comunità del quartiere, una indicizzazione di quanto di acque risorgenti e di strutture ipogee era pertinenza dell’are in cui sorgeva, a metà del Trecento, la famigerata rocca dell’abate di Momaggiore distrutta a furor di popolo dai cittadini. Oggi, col nuovo impianto di illuminazione la antica aula degli olivetani è ancor più funzionale agli spazi musicali e il restauro della tela del Carlone, un san Luca in meditazione, prelude a quanto ancora si farà con gli altri Evangelisti. Grazie a quanto è stato iniziato in anni lontani dai fratelli Becchetti, conclude Pinelli, pezzo dopo pezzo, fregio dopo fregio, è stato ricomposto quanto più possibile delle antiche magnificenza barocche, a cominciare dall’organo secentesco che è autentico tesoro cittadino.

L’associazione “Vivere Perugia” di Oscar Migliarini poi offrirà il meglio del suo impegno in un cartellone di conferenze che spazieranno dalla fusione nucleare all’arco Etrusco, da Bernardino di Betto alla morte di papa Benedetto XI, da Ettore Majorana all’esercito sabaudo.

Per quanto concerne i concerti che si apriranno domenica alle, diciassette con il complesso vocale e strumentale “La melodiosa sorgente” dei fratelli Becchetti, ecco Salvatore Silivestro, storico presidente AGiMus che parla di una serrata programmazione che si snoda da marzo fino a metà dicembre e prevede una massiva presenza di complessi e di formazioni del Conservatorio, a partire dallo standard jazz del quartetto Bianchi e di Castronari-projet al coro di voci bianche Octava Aurea di Mario Cecchetti, all’ensemble di tromboni del Conservatorio Casella de l’Aquila, all’operina “Il bacio” musicata da vincitore del concorso Perusia Harmonica, al Trio d’Arna, ai solisti di Umbria-guitar. Menestrelli di Corciano, Madrigalisti di Perugia, il “Qui per caso Complex” accompagneranno la fine della stagione con il coro di voci bianche di Marta Alunni Pini, la formazione che ha riscosso uno straordinario successo all’apertura della stagione AGiMus.

Punta di diamante della rassegna il concerto risorgimentale del Coro Lirico dell’Umbria diretto da Carlo Segoloni. Una tradizione, ricorda ancora Pinelli, strappata dopo anni di tentativi non ricompensati grazie a un approfondito confronto con l’assessore Varasano: si ricordano le stragi del XX Giugno e il cordoglio ma si deve ancor più celebrare la gioia della libertà con il 14 settembre e i bersaglieri che entrano a porta Sant’Antonio.

Musica e cultura, celebrazioni civiche e senso del recupero con l’Ars Bonus che interesserà molti concerti dedicati al recupero di tele e arredi della chiesa.

Borgo Sant’Antonio e Porta Pesa: gente che si vuole bene e ha nesso a frutto il vivere in comunità.
Stefano Ragni