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Crescono le assunzioni in Umbria, ma non si trova oltre la metà dei profili

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In termini numerici, la percentuale di difficile reperimento di personale raggiunge la cifra record del 57,7%

Segnali incoraggianti arrivano dal mercato del lavoro in Umbria. Le previsioni di assunzione su base tendenziale crescono in regione di 340 unità (febbraio 2024 su febbraio 2023).
I contratti proposti per febbraio sono in maggioranza a tempo determinato nel 77% dei casi, mentre i contratti a tempo indeterminato sono previsti nel 23% dei casi. 
Nel trimestre febbraio-aprile saranno 15mila e 130 le previsioni di assunzione, di cui 12.010 concentrate nella provincia di Perugia e 3.120 in provincia di Terni.

A creare maggiori opportunità di lavoro è il settore dei servizi. Se il commercio è il primo settore per numero di assunzioni, ad assumere di più nel mese di febbraio è il settore delle costruzioni.

Anche il comparto industriale in Umbria è alla ricerca di nuovo personale. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Il dato negativo rileva che l’Umbria svetta, stando alle previsioni di assunzione dichiarate dagli imprenditori di industria e servizi intervistati, che si registrano difficoltà di reperimento di figure professionali. In termini numerici, la percentuale di difficile reperimento di personale raggiunge la cifra record del 57,7%. 

Giorgio Mencaroni

“Il sistema imprenditoriale umbro sta reagendo, le assunzioni da parte delle imprese ci sarebbero, ma mancano i profili richiesti dalle imprese – commenta Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell’Umbria -. La domanda di lavoro in questo inzio 2024 conferma il trend di crescita registrato nel 2023, ma la realtà ci dice che esiste uno scollamnete troppo forte tra formazione e mondo del lavoro. Un campanello d’allarme da non sottovalutare, serve una sinergia più forte fra imprese e mondo della formazione che aiuti i giovani ad intraprendere i percorsi più fruttuosi per il loro futuro”.