Il Campo Largo punta sulla 37enne perugina, ma il segretario comunale dei Dem Cristofani si dice pronto a dimettersi
Vittoria Ferdinandi, 37 anni, è stata nominata dal centrosinistra come candidata a sindaco di Perugia, sfidante di Margherita Scoccia (Fdi, per il centrodestra).
La scelta è nata a margine di “Patto Avanti”, avvenuta domenica al 110 Caffè, con Roberto Fico (M5S), Marco Sarracino (segreteria nazionale Pd), Elisabetta Piccolotti (Avs), il segretario nazionale del Psi Enzo Maraio, il presidente di Democrazia solidale – Demos Mario Giro e Gianfranco Mascia, portavoce di Europa Verde, oltre ai Civici con il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti.
Mentre l’ufficializzazione della candidatura è arrivata dal tavolo del centrosinistra che ieri pomeriggio si è tenuto a palazzo Cesaroni, che ha visto la presenza dei rappresentanti di tutti i partiti (Pd, 5Stelle, Sinistra-Verdi, Partito socialista, Civici Umbri e Civitas).
Dal tavolo perugino e da quello regionale c’è stata in pratica piena unanimità sulla scelta della Ferdinandi, che ha dato la propria disponibilità. È stato quindi annunciato che martedì 30 gennaio verrà illustrato il manifesto dei lavori di “Patto Avanti” per dare alla città il nome del competitor del Campo Largo.
Anche i contras si sono detti disponibili al sostegno della 37enne perugina, una vita a sinistra, scelta come eroe civile da Sergio Mattarella.
Scelta che sta comunque creando molti mal di pancia proprio all’interno del Partito Democratico, dove il segretario comunale Sauro Cristofani, che per settimane intere con “Progetto Perugia” si era impegnato per un candidato comune, ora, a fronte di questa nomination a lui non gradita, si è detto pronto a dimettersi.
La preoccupazione di molti Dem è che la mossa del Campo Largo di puntare con forza sulla Ferdinandi possa contribuire sull’altro fronte a ricomporre la coalizione di centrodestra del 2019, quella che portò al successo per la seconda volta Andrea Romizi.
