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Pendolari in difficoltà per i tagli ai treni e per i ritardi alla stazione di Orvieto

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Lo denuncia Ciro Zeno, responsabile della Filt Cgil Umbria

Itanti pendolari che fanno riferimento alla stazione di Orvieto sono alle prese negli ultimi mesi con disservizi e ritardi.
La questione più generale, secondo la Filt Cgil è il continuo taglio di treni e la sempre più scadente garanzia dei servizi ferroviari.
“Il numero di treni diminuito, la sempre più scadente garanzia dei servizi ferroviari per e da Roma e Firenze, sono divenuti un serio problema per i pendolari».

Lo denuncia Ciro Zeno, responsabile della Filt Cgil Umbria, che ha rimarcato come i treni siano ormai “talmente rari da non rispondere più alle esigenze dell’intero comprensorio”.
Messo in risalto il fatto che ci sono intere fasce orarie scoperte. Altro tema toccato nella conferenza stampa dalla Filt Cgil è quello dell’alta velocità: “Circa 600 treni al giorno sfrecciano a quasi 300 km/h orari dentro Orvieto, ma di questi non se ne ferma nemmeno uno. Sarebbe molto utile al territorio e alle regioni limitrofi adottare, per un periodo sperimentale, delle fermate alta velocità in orari strategici”.

A tal proposito Ciro Zero suggerisce di far fermare una coppia di treni la mattina e una la sera.
In concreto per il segretario Filt Cgil bisogna abbandonare la logica che «l’alta velocità sia un servizio che guarda solo agli introiti e trasformarlo in uno strumento che velocizzi tutto il Paese e anche Orvieto deve essere connessa con il resto d’Italia». Il sindacalista lamenta anche il fatto che da parte delle istituzioni umbre è mancato «il giusto impegno affinché i collegamenti venissero incrementati» e ora i treni sono così rari «da non rispondere più alle esigenze dell’intero comprensorio».
Sabato prossimo il Comune di Orvieto incontrerà i rappresentanti dei pendolari anche per preparare il prossimo confronto allargato alla direzione regionale Toscana di Trenitalia.