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Partita di calcio sospesa per insulti razzisti

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È quanto accaduto durante l’incontro tra GualdoCasacastalda e Collepieve

Insulti razzisti da parte di genitori tifosi.

La partita tra GualdoCasacastalda e Collepieve si è trasformata in una bruttissima pagina di calcio, fatta di parole pesanti e offese senza precedenti, che sono ancora più gravi se sei pensa che a pronunciarle non sono stati dei ragazzini ma delle persone adulte.

Epiteti come “puzzi”, “sei arrivato col barcone”, e via dicendo, per avvilire un ragazzo della squadra ospite espulso in seguito a due falli da cartellino giallo.

Così, quello che doveva essere un gioco, si trasforma in un parapiglia. Tanto che l’allenatrice del Collepieve ha ritirato la squadra dalla competizione a causa di un clima che stava diventando sempre più insostenibile.

Dalle accuse mosse da Marta Gelosia, la coach della squadra, arriva la risposta del presidente del Casacastalda, Fabrizio Rinaldini: “La partita a quel punto non aveva più nulla da dire e gli animi si sono accesi per colpa del duro intervento del calciatore del Collepieve che gli è costato l’espulsione. Io non ho assistito a tutto il match ma quando sono tornato negli spogliatoi del Luzi a fine partita ho potuto constatare che gli ospiti avevano sfondato a calci la porta dello spogliatoio dell’arbitro”.

Inoltre smentisce la veridicità degli episodi di razzismo, in attesa della pubblicazione del comunicato ufficiale.