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Gubbio, parcheggi gratis al Teatro Romano, ma le multe continuano

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A intervenire sono i consiglieri comunali della Lega Gubbio Michele Carini e Sabina Venturi

Positiva novità per gli automobilisti di Gubbio, la Giunta comunale ha deciso che il parcheggio del Teatro Romano torna gratis nei giorni feriali, torna la sosta libera anche per i Ceri e si pagherà solo nei festivi, prefestivi e nei giorni di maggior afflusso turistico.
La delibera della Giunta firmata lunedì 4 settembre stabilisce periodi precisi in cui sarà necessario provvedere al ticket:
a) in tutti i giorni prefestivi e festivi compresi tra il 1° aprile ed il 30 settembre di ogni anno, con orario 00-24, fatta salva la particolare regolamentazione (sosta libera) vigente in occasione delle giornate dei Ceri Grandi, Mezzani e Piccoli;
b) il Venerdì Santo, il Sabato Santo, la Domenica di Pasqua ed il Lunedì dell’Angelo di ogni anno;
c) il 31 ottobre ed il 1° novembre di ogni anno;
d) tutti i giorni dal 1° agosto al 31 agosto di ogni anno;
e) tutti i giorni dal 1° dicembre di ogni anno al 10 gennaio dell’anno successivo.
Stabilito questo, dunque, eccetto i periodi sopra indicati, e tutti i restanti giorni, la sosta nel parcheggio sarà libera.

“I parcheggi a pagamento tornano liberi ma la Giunta Stirati dimentica di avvisare gli uffici comunali: cittadini multati”. A intervenire sono i consiglieri comunali della Lega Gubbio Michele Carini e Sabina Venturi. Riferendo anche che “molti automobilisti che non hanno pagato il ticket del parcheggio, hanno trovato attaccata sul parabrezza dell’auto poiché la segnaletica non era stata aggiornata ed i vari cartelli riportavano ancora le vecchie indicazioni. In altre parole: i vigili hanno fatto solo il loro dovere. L’amministrazione ha preso una decisione tardiva impedendo agli uffici preposti di predisporre gli atti necessari per adeguarsi alla volontà politica. Non hanno consentito ai dipendenti comunali di operare tempestivamente ed evitare quindi che ci fosse un periodo di tempo in cui la non chiarezza delle informazioni potesse poi generare un cattivo servizio ai cittadini”.
“Situazioni incresciose come questa non devono più verificarsi: serve rispetto per i cittadini” – concludono Carini e Venturi.