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Gubbio e Gualdo: la Cgil si mette all’ascolto

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Partono gli sportelli gratuiti di counseling nelle sedi sindacali

La crisi economica e le gravi difficoltà per il mondo del lavoro che caratterizzano il periodo attuale possono produrre non solo gravi effetti sociali sulle comunità, ma anche fenomeni di isolamento, smarrimento, perdita di fiducia e autostima. Offrire un punto di appiglio, un’opportunità di ascolto e accompagnamento è il senso del progetto sperimentale che è stato lanciato dalla Cgil di Perugia per il territorio dell’Alto Chiascio, in particolare nei comuni di Gubbio e Gualdo Tadino. Uno sportello d’ascolto, gratuito, rivolto agli iscritti al sindacato, che punta ad offrire un supporto “sindacale”, ma rivolto alla persona e alle sue difficoltà. “Non si tratta di un servizio di carattere psicologico o sanitario, ovviamente – hanno spiegato stamattina in una conferenza stampa Fabrizio Fratini, responsabile Cgil Alta Umbria e Sandro Piergentili, segretario dello Spi Cgil Alto Chiascio – ma piuttosto di uno spazio relazionale, al quale lavoratrici e lavoratori possono rivolgersi, in maniera del tutto anonima, per ricevere ascolto e avere un aiuto a superare le proprie difficoltà”.

Lo sportello che partirà proprio questa settimana presso le due Camere del Lavoro (a Gubbio il giovedì dalle 16.30 alle 18.30; a Gualdo Tadino il venerdì dalle 9.30 alle 11.30) sarà tenuto da due professioniste del counseling relazionale, Silvia Martiri e Anna Brunetti, che hanno seguito un percorso formativo specifico con l’università Lumsa. “I momenti di difficoltà personale, i disagi e le insoddisfazioni influiscono spesso sulle prestazioni lavorative e rallentano il processo di crescita formativa e produttiva della persona – hanno spiegato le due counselor – Quello che il nostro sportello cercherà di offrire alle persone è un’efficace relazione d’aiuto che mira alla promozione del benessere della persona, valorizzando le capacità individuali e indirizzando le energie e le motivazioni dei singoli verso sviluppi coerenti con le esigenze lavorative e relazioniali”.

“Avviamo con entusiasmo questa sperimentazione di un nuovo approccio del nostro sindacato rispetto alle difficoltà e alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori – ha commentato Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia – consapevoli del fatto che la crisi economica, le tante vertenze aziendali che ci troviamo ad affrontare quotidianamente spesso producono effetti dirompenti rispetto alla tranquillità e alla capacità delle persone coinvolte di porsi con fiducia verso il futuro. Siamo certi che questa forma di aiuto possa essere apprezzata dalle persone che rappresentiamo e siamo pronti a replicarla anche in altri territori per aprire sempre più la Cgil a tutte le richieste d’aiuto che arrivano dal mondo del lavoro”.