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Finisce in Parlamento lo scontro in tv fra Bandecchi e l’onorevole Anna Laura Orrico

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Stefano Bandecchi

In Aula la deputata Elisabetta Piccolotti ha espresso solidarietà alla collega definendo l’atteggiamento del sindaco di Terni “indegno, incivile e intollerabile”

Nel corso de “La Zanzara”, trasmissione di Radio24 condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, è tornato a parlare del confronto acceso con la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, avvenuto ad Agorà, in diretta sulla Rai.

«La signora va abbattuta, faccia silenzio», una delle tanti frasi shock del sindaco di Terni contro la deputata cosentina. A cui va aggiungo: «La signora ha iniziato a parlare quando era il mio turno, dopo 27 minuti di silenzio, lei continuava a parlare e a quel punto ho fatto una battuta al conduttore e gli ho detto “ma che, la dobbiamo abbattere?”. E poi quando mi ha detto che dovevo rivolgermi a lei a modo perché era una donna, mi sono cascate le palle».

Spinto da David Parenzo a chiedere scusa alla parlamentare dei Cinque Stelle, Bandecchi ha aggiunto: «Se vuole mi chieda scusa la signora. Non posso chiedere scusa a una persona che mi dice “io sono donna e onorevole, si rivolga a me diversamente”. Avrebbe dovuto dirmi che è un essere umano e lasciarmi libero di parlare».

Le frasi con cui il sindaco di Terni Stefano Bandecchi si è rivolto alla deputata non smettono di far discutere la Politica, fino ad arrivare in Parlamento, dove, durante la seduta in Aula l’onorevole Elisabetta Piccolotti, del Gruppo parlamentare Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso solidarietà alla collega definendo l’atteggiamento del sindaco di Terni “indegno, incivile e intollerabile, Pertanto chiediamo alla Commissione di Vigilanza Rai e alla Rai di intervenire affinché questo personaggio squallido non possa più varcare le soglie degli studi televisivi della tv pubblica. Chi ricopre cariche pubbliche dovrebbe ricoprirle con onore e disciplina, due parole sconosciute a Bandecchi che non dovrebbe nemmeno essere il sindaco di Terni”.