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Elezioni in Umbria: si afferma il Pd, ma Caparvi della Lega stravince a Nocera

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Al ballottaggio Città di Castello e Spoleto

Il primo dato che risulta evidente a fronte di queste amministrative di autunno, è quello che in Umbria il centrosinistra si è “rianimato”, dopo anni di declino che lo ha visto in questi ultimi anni inabissarsi nelle grandi città e alla Regione.
Ad Assisi il caso più clamoroso, con Stefania Proietti che si conferma sindaco al primo turno.
A Città di Castello sarà ballottaggio tutto nel centrosinistra tra Luca Secondi e Luciana Bassini.
A Spoleto se la vedranno nel secondo turno Andrea Sisti del centrosinistra e Sergio Grifoni (Fdi e civici).
Ad Amelia Laura Pernazza (centrodestra) ha vinto alla grande.
Al centrodestra è andata bene anche a Nocera, dove è stato eletto sindaco il leghista Virginio Caparvi.
Sempre al centrodestra va Castel Giorgio (Andrea Garbini) e Bettona: lì Valerio Bazzoffia (Fdi) supera alleati e avversari.

Ma il bilancio per il centrodestra è di quelli che dovrebbero indurlo a ripensare molte cose.
Deludente soprattutto la Lega, che a conti fatti ha perso una ventina di punti dimostrando che l’ondata travolgente di due anni fa sembra proprio essersi esaurita, con un elettorato che evidentemente manda segnali inequivocabili di delusione e stanchezza per le tante promesse di “cambiamento” mai onorate nella realtà dei fatti.

A fare da cartina tornasole è la debacle di Città di Castello. Lì il capitano Salvini è passato spesso insieme al fidato Riccardo Marchetti per sostenere il candidato “non-di-partito” Roberto Marinelli, per contro Fratelli d’Italia ha messo in campo il vecchio leone Andrea Lignani Marchesani e così le due forze hanno finito per annullarsi a vicenda.

Il centrosinistra tiene Bevagna con la contestata Annarita Falsacappa e il borgo di Parrano con Valentino Filippetti. Ad Avigliano vince Luciano Conti, a Montecastrilli Riccardo Aquilini e a Otricoli Antonio Liberati.
Per il Pd invece sarà bene comunque interrogarsi sul caso Amelia, dove i dem non sono riusciti a ricomporre il quadro arginando le velleità di rivalsa dell’ex vicesindaco di scuola liviantoniana Piero Bernardini.