Soprattutto verso Europa e America: due terzi da Perugia e il resto da Terni
Dall’Umbria nel 2022 hanno preso la via per l’estero beni per 5,8 miliardi di euro.
Questo è il valore complessivo delle esportazioni, che rispetto all’anno precedente hanno fatto registrare un incremento del 12,7 per cento, superiore alla media nazionale di tre punti percentuali.
Sono questi i numeri forniti dall’Agenzia Umbria Ricerche che ha elaborato i dati Istat.
Nel rapporto economico dell’Aur si legge: “Per Perugia bene anche il semestre 2023.
L’analisi ha messo in luce anche i risultati del primo semestre 2023, che rileva come le esportazioni umbre nel 2022, che hanno superato i 5,8 miliardi di euro, per due terzi circa sono generati dalla provincia di Perugia e un terzo dalla provincia di Terni. Meno bene le performance della città dell’acciaio a causa dello stop della siderurgia prodotto dall’inflazione e dalla crisi produttiva della Germania. Nonostante questo, i dati sono ancora provvisori, e non smentiscono un trend positivo dell’export umbro, che continua a far registrare andamenti in crescita nella maggior parte dei settori, soprattutto nel tessile e macchinari.
Il quadro delineato dal rapporto elaborato dall’Aur è stato illustrato a palazzo Donini, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, dell’amministratore unico dell’Agenzia Umbria Ricerche, Alessandro Campi, e dell’amministratore unico di Sviluppumbria, Michela Sciurpa, e del coordinatore dell’Osservatorio regionale, Luca Silla.
Le merci dall’Umbria si dirigono per quasi tre quarti verso paesi europei, con una crescita del flusso verso le Americhe, mentre l’Asia attira il 9 per cento delle esportazioni.
In sostanza l’Umbria esporta più di quanto importa, soprattutto per quanto riguarda Europa ed America: il saldo positivo nel 2022 supera il miliardo di euro.
