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Confesercenti Umbria, ecco i componenti della segreteria

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Il vice presidente è Carlo Ghista, una squadra composta da imprenditori

Il presidente Giuliano Granocchia ha scelto la squadra di collaboratori che lo affiancheranno nella prosecuzione dell’attività di rinnovamento e di importante rilancio di Confesercenti in Umbria. Nella recente seduta è stata ufficializzata l’organizzazione di imprenditori composta dal presidente Giuliano Granocchia dal vice presidente Carlo Ghista Dominga Perni, Giuseppe Germani, Matteo Fortunati, Luca Sbarzocchi, Sergio Giardinieri, Simone Tomassini, Valter Puliti, Pier Francesco Quaglietti, Francesca Chiavari.

Nel presentare la lista, Giuliano Granocchia ha dichiarato “Abbiamo creato una segreteria di veri imprenditori nel senso che si tratta di persone che ogni mattina si alzano per andare a svolgere la propria attività. E che quindi potranno portare in Segreteria la loro quotidiana esperienza, fatta di difficoltà, ma anche di spunti e buone pratiche che caratterizzano l’imprenditoria umbra. Al pari dei nostri rappresentanti pensionati, sempre molto attivi”

La Segreteria regionale tornerà a riunirsi prima di Natale ed in questa occasione verranno affidati gli incarichi con le deleghe e si discuterà delle priorità poste dalla base associativa, anche sulla base del particolare momento economico. A tale proposito il presidente Granocchia ha spiegato “I dati sulla contrazione del Pil non sono incoraggianti. Anche perché la stretta finanziaria sta pesando molto sulle scelte, e in alcuni casi sulla stessa possibilità di sopravvivenza, delle imprese”.

La Confesercenti sta lavorando da tempo ad un progetto economico- finanziario in merito all’ impegno operativo che si pone l’obiettivo di creare una rete di servizi di Banca Etica, di derivazione Confesercenti: “L’acceso al credito – ha spiegat Granocchia – è uno dei problemi delle piccole e micro imprese. Banca Etica potrà garantire, a determinate condizioni, finanziamenti per investimenti a queste imprese, fino a 60 mila euro”.

Riferendosi ai pagamenti della rottamazione delle tasse arretrate, Granocchia ha sostenuto che essa potrebbe rappresentare per le imprese un problema di liquidità. A questo proposito il presidente auspica che si è arrivi non solo a una proroga della Rottamazione Quater, ma ad una sua rimodulazione questo perchè “Il peso delle prime due rate è eccessivo e rischia di vanificare una misura che, lo voglio ricordare, non rappresenta un condono. La rottamazione, infatti, cancella soltanto sanzioni e interessi di mora sulle tasse arretrate che le imprese intendono pagare integralmente. Dando allo Stato la possibilità di recuperare importanti risorse finanziarie e di non far chiudere attività. Obiettivi che però vengono messi a rischio dall’eccessivo peso delle prime due rate. Per questo serve una revisione del sistema, che consenta di attenuare le spese iniziali”.