Home Cronaca Caso Davide Pecorelli, la Procura albanese chiede 8 anni di reclusione

Caso Davide Pecorelli, la Procura albanese chiede 8 anni di reclusione

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Il 28 maggio è prevista l’udienza per l’estradizione davanti ai giudici della Corte d’Appello di Perugia

Otto anni di reclusione è la richiesta di condanna avanzata dalla Procura di Puke nei confronti dell’imprenditore di San Giustino Davide Pecorelli, sotto processo in Albania perché ritenuto responsabile dai giudici dei reati di truffa, vilipendio delle tombe, azioni che impediscono la scoperta della verità, distruzione della proprietà mediante incendio e attraversamento illecito del confine.

Il 49enne il 6 gennaio 2021 si era finto morto carbonizzato in un’auto, per poi montare su un gommone a cercare un inesistente tesoro di monete al largo dell’Isola di Montecristo.

«Confido nel giudice, questo sì, la truffa è inesistente e nel nostro ordinamento non sarebbe nemmeno contemplata – spiega il 49enne, raggiunto telefonicamente dal quotidiano Il Messaggero -. Non sono un assassino, ho sbagliato e pagherò per i miei errori, come ho fatto tante altre volte nella mia vita, ma una condanna così pesante non la ritengo oggettivamente giusta. Ho paura del carcere, non ci sono mai stato, hanno chiesto di condannarmi a otto anni di galera in Albania… ma io non sono un criminale e tremo soltanto al pensiero».

Secondo quanto si apprende il proscioglimento per l’accusa di truffa è stato motivato sulla base dell’insussistenza del reato.

Nel frattempo l’Albania ha chiesto l’estradizione all’Italia, l’udienza davanti ai giudici della Corte d’appello di Perugia è in programma per il 28 maggio, la Procura generale ha già espresso il proprio parere favorevole alla consegna alle autorità albanesi.