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All’Ast di Terni torna la cassa integrazione

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Dal 1° all’8 maggio settimana di stop in diverse aree dell’impianto

Impianti fermi alle Acciaierie di Terni per una settimana, dovuta alla diminuzione delle commesse causata dalla contrazione del mercato.
L’azienda del presidente Arvedi, che nel pomeriggio di ieri ha convocato le Rsu, ferma la fabbrica in tutti i suoi reparti per otto giorni, escluse Società delle Fucine e Tubificio. Le aree interessate dalla fermata sono acciaieria, treno a caldo, pix e centro di finitura. 
La conferma arriva a margine dell’incontro tra le Rsu e la direzione aziendale di Ast, durante il quale è stato sottoscritto l’accordo che prevede l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria per il periodo dal 2 al 6 maggio fino a un massimo di 2.015 dipendenti, ad eccezione di coloro che dovranno svolgere le attività programmate in quella settimana e che saranno indicati dai relativi responsabili.
Quindi dalle 6 del 1° maggio alla stessa ora dell’8 si ferma la produzione in Acciaieria, Pix, Treno a caldo e Centro finitura. “Le scelte di Ast sulla fermata ricadranno inevitabilmente sui lavoratori diretti e soprattutto nelle aziende dell’indotto – sottolineano i delegati delle Rsu Fiom – che hanno disponibilità di ammortizzatori diverse è più ridotte. Perdura lo stato di incertezza per l’assenza di un accordo di programma che possa aprire la discussione sul piano industriale”.