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9mila famiglie umbre in difficoltà a pagare le badanti

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Secondo il rapporto dell’Osservatorio Domina sul lavoro domestico in Umbria si scopre che sono 19.591 i lavoratori regolari, di cui il 49% colf e il 51% badanti

Con l’aumento dell’inflazione che da gennaio 2023 ha fatto scattare un incremento del 9,2% dei minimi retributivi delle badanti, il costo per la gestione degli anziani e dei non autosufficienti rischia di diventare insostenibile.
Ne consegue che pagare una colf o una badante risulta sempre più oneroso per molte famiglie, che adesso rischiano di non potersi più permettere questo contributo e servizio per certi versi essenziale.

La stima è preoccupante: oltre 9mila famiglie umbre faticherebbero a far quadrare il bilancio, con una domanda in forte crescita visto l’invecchiarsi della popolazione.

Lo dice Assindatcolf, (l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), che punta il dito sulla problematica non autosufficienza con la conseguenza «dell’insostenibilità della spesa per le badanti con otto famiglie su dieci che chiedono un assegno universale maggiorato», mentre più della metà delle famiglie «sono preoccupate per l’incremento degli stipendi delle badanti».
Secondo Assindatcolf, insomma, si deve velocizzare le procedure a tutela dei lavoratori e delle famiglie “che tendono sempre più strutturalmente all’invecchiamento».

Secondo il rapporto dell’Osservatorio Domina sul lavoro domestico in Umbria si scopre che sono 19.591 i lavoratori regolari, di cui il 49% colf e il 51% badanti, con la provincia di Perugia che vede in maggior numero quest’ultime rispetto a chi svolge le mansioni di colf; in quella di Terni invece quest’ultime sono in numero superiore rispetto alle badanti.