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Coronavirus, Conte: «Subito 4,3 miliardi ai Comuni e 400 milioni per la spesa»

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Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha tenuto a Palazzo Chigi una conferenza stampa con il Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri e, in videocollegamento, il Presidente dell’Anci, Antonio Decaro.

“Lo Stato c’è. Sappiamo che ci sono tante persone che soffrono, c’è chi addirittura ha difficoltà a comprare generi alimentari. A loro dico che non stiamo girando il volto dall’altra parte”, ha dichiarato Conte annunciando di aver firmato un Dpcm per il soccorso alimentare.

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“Giriamo 4,3 miliardi ai Comuni anticipando il Fondo di solidarietà comunale e aggiungiamo 400 milioni con ordinanza della Protezione civile con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari – ha annunciato Conte -. Nessuno sarà lasciato solo. Siamo vicini alle persone bisognose, dobbiamo aiutare chi è maggiormente in difficoltà”. “Le misure sono operative già da domattina”, ha annunciato il ministro dell’Economia, Roberto Gualteri, aggiungendo che “con questo Dpcm diamo ossigeno per i comuni. Nessuno deve essere lasciato solo”.

Conte ha poi aggiunto che l’esecutivo sta facendo di tutto anche per erogare entro il 15 aprile la cassa integrazione per tutti coloro che in questi giorni non possono lavorare. “Vi chiedo di comprendere il nostro sforzo la macchina statuale richiede procedimenti complessi, stiamo facendo l’impossibile”, ha affermato Conte.

“Il nostro obiettivo è assicurare liquidità a famiglie, imprese e lavoratori – ha continuato Conte -. Estiamo rivedendo le misure di protezione sociale ampliando le fasce da coprire”. Per quanto riguarda la ripresa delle attività, il premier ha spiegato che “già a inizio settimana saremo al lavoro per confrontarci con il Comitato tecnico-scientifico che sta analizzando i dati così come arrivano, e poi valuteremo insieme. Ma non abbiamo ancora i dati”. Di certo, però, “scuole e università non riapriranno il 3 aprile”. Inoltre, “sono allo studio un ventaglio di proposte”, la vita dei cittadini europei “è messo a dura prova da questo tsunami. Non ci può essere una soluzione ma un ventaglio di proposte eccezionali sul piano economico e sanitario”, ha spiegato Conte, rispondendo alla domanda se sia allo studio la possibilità di estendere il reddito di emergenza.


Le misure annunciate da Conte non piacciono però al centrodestra.

“L’Italia è chiusa da settimane e il governo stasera finalmente si accorge che i cittadini non hanno ancora visto un euro e che ci sono famiglie in gravissima difficoltà economica”, ha tuonato Mariastella Gelmini. Secondo FI, il piano del governo “è un primo insufficiente passo che va nella direzione delle proposte di Forza Italia – anche se queste risorse sono davvero scarne e i sindaci dovranno fare i salti mortali per farle bastare -, ma in questo momento l’emergenza è diventata la tempistica. Questi soldi servono subito, senza complicazioni e senza lungaggini burocratiche. E ai cittadini va spiegato in modo chiaro chi puó accedere e chi no a questi aiuti. Fate presto, noi già da domani lavoreremo per aumentare la cifra stanziata stasera da Palazzo Chigi”.

Anche Giorgia Meloni è intervenuta sulle nuove misure. “Presidente Conte, i cittadini in difficoltà hanno diritto a un sostegno economico con soldi subito sul conto corrente. A che serve l’umiliazione dei buoni e delle derrate alimentari? Per scaricare la responsabilità sui Comuni?”, ha scritto su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia.