Home Economia Un piano da 80 milioni di euro per risanare l’economia umbra

Un piano da 80 milioni di euro per risanare l’economia umbra

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La Regione scende in campo per sostenere la ripartenza: assicurando fondi a piccole e medie imprese, con finanziamenti in parte elargiti a fondo perduto e soprattutto senza passare dalle banche

di Cinzia Dell’Orti – La Regione Umbria, a guida Donatella Tesei, a fronte delle lungaggini e delle incertezze del Governo centrale ha deciso di scendere direttamente in campo, mettendo a disposizione degli imprenditori locali messi in crisi dall’imposta chiusura dell’attività, una iniezione ingente di liquidità.

Quello che fa la differenza fra Regione e Stato, è il fatto che in questo caso i finanziamenti saranno in parte elargiti a fondo perduto, in tempi brevissimi, e soprattutto senza passare dalle banche. Questo è in linea di principio il piano illustrato nella videoconferenza stampa tenutasi a Palazzo Donini dalla presidente e dalla Giunta regionale.

Si è dunque delineata una Fase 2 imperniata su 3 assi.

La prima riguarda la Sanità; la seconda le linee guida sicurezza imprese per riapertura graduale; la terza le misure economiche per la ripartenza delle imprese.

Con tempistiche indicate per fine maggio e luglio, che porteranno il totale degli aiuti regionali ad oltre 80 milioni di euro.

«La fase 1 è immediata – ha assicurato la presidente Donatella Tesei -. Siamo pronti a mettere in campo 36 milioni reali per le imprese, più altre misure che sono un collegato e che serviranno a tutto il settore, nessuno escluso. Misure di sosteno a imprese agricole, a turismo e ricostruzione. La seconda fase ci sarà a fine maggio con altri 35 milioni reali per ulteriori misure sempre per le imprese, altre misure sottosettoriali. Una terza fase a luglio, dove ipotizziamo, di mettere a disposizioni altre 10 milioni di euro reali per le imprese e più altre misure settoriali. Gli strumenti che abbiamo inteso adottare sono 5 essenziali. La prima misura è la garanzia di completamento al sostegno della liquidità delle nostre imprese che va in combinazione con il decreto economia emesso dal governo sulle garanzie. La seconda misura è l’intervento di patrimonializzazione delle imprese, questo prevede la possibilità dell’intervento della regione fino a 250 mila euro con un partecipazione della regione al 50% con l’impresa. La terza misura è il prestito di liquidità con contributi a Fondo perduto del 50% del prestito che potrà essere richiesto. La quarta misura è un intervento a bando fino a 15mila euro per la digitalizzazione delle imprese. La quinta misura è rivolta a un settore strategico per la nostra regione e sono i voucher e la promozione turistica. Pacchetto da subito operativo per le varie fasi».

L’assessore all’Economia e Sviluppo Michele Fioroni è intervenuto dicendo: «In campo mettiamo strumenti innovativi, che consentono alle aziende di ottenere un’iniezione di liquidità importante per affrontare il presente, ma anche puntare al rafforzamento di quegli elementi che oggi sul nostro territorio si sono rivelati fattori di debolezza per lo sviluppo. Previsto anche un fondo prestiti a favore di piccole e micro imprese. Daremo la possibilità a queste aziende di poter ottenere prestiti pari al 25% del fatturato. Venticinquemila euro con tasso d’interesse allo 0,5% con una durata di sei anni. Dando la possibilità alla scadenza del preammortamento di trasformare il finanziamento in un contributo a fondo perduto se l’azienda ha aumentato la produttività e l’occupazione. Laddove ci siano investimenti privati che si vogliono aggiungere a questo prestisto, il prestito può arrivare a una dimensione di 40mila euro. Ai prestiti diretti si affianca una misura di sostegno sul quale la Regione mette sul piatto 6 milioni di euro. E poi la terza misura riguarda la patrimonializzazione, che consentirà alle aziende di poter accedere più facilmente al credito. Su questo la Regione Umbria metterà 4 milioni di euro. La quarta misura l’abbiamo chiamata “ponte verso il digitale”. Intendiamo mettere 3 milioni di euro per investimenti sul digitale, con un contributo di 10mila euro per le microimprese, fino al 50% per cento per le piccole imprese. Ma stiamo pensando anche alle medie imprese».

«Per quanto riguarda gli interventi a favore delle imprese – ha spiegato poi l’Assessore Fioroni – le macroaree di intervento riguarderanno la creazione di un fondo prestiti a favore delle micro e piccole imprese, che cuberà 18,5 milioni di euro, un intervento che estenderà la garanzia statale sui prestiti compresi tra gli 800mila e i 3 milioni di euro di un ulteriore 10%, portando quindi la garanzia al 100 per cento, questa misura vale 6 milioni di euro. Il terzo intervento messo in campo è quello di sostegno alla patrimonializzazione delle imprese, che prevede un cofinanziamento di aumenti di capitale compresi tra i 25 e i 250mila euro, con un appostamento di risorse per un totale di oltre 4 milioni di euro, mentre il quarto pilastro di questa prima fase, per un valore totale di oltre 3 milioni di euro, sarà il “bridge to digital”, un finanziamento fino a 10mila euro, di cui il 75% a fondo perduto per le micro imprese, e fino a 15mila euro, di cui il 60% a fondo perduto, per le piccole aziende che implementeranno soluzioni digitali quali l’e-commerce, il cloud computing, piattaforme BtoB, analisi di Big Data».

L’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, ha poi sottolineato come anche nel suo settore la Regione abbia messo in campo «un pacchetto di interventi per rafforzare l’agricoltura umbra, la sua capacità di produrre reddito e di competere sui mercati, con quattro assi strategici: digitalizzazione, qualità, aggregazione e semplificazione burocratica. E nell’immediato, in questa grave fase legata all’emergenza sanitaria, mette a disposizione risorse significative e garanzie in aggiunta alle misure nazionali per assicurare liquidità alle aziende, una priorità vitale».

Per Paola Agabiti, Assessore al Turismo, allo Sport e Diritto allo Studio, «il settore turismo è stato drammaticamente colpito da questa emergenza, dobbiamo rilanciare il comparto e con esso tutta l’economia regionale partendo dalle eccellenze del nostro patrimonio storico ed artistico. Vogliamo riposizionare il brand Umbria attraverso un vasto piano di marketing che prevede lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per campagne di promozione a livello regionale, mentre ulteriori 1,4 milioni di euro verranno messi a disposizione dei comuni per promuovere in forma singola, o anche associata tra di essi, i territori di loro pertinenza. Per i voucher a favore della competitività delle imprese turistiche e delle agenzie viaggi abbiamo poi previsto lo stanziamento di ulteriori 3,5 milioni di euro».

«Al di là del settore turistico – ha concluso Agabiti – sono stati stanziati 500mila euro a favore del pagamento degli affitti da parte degli studenti e, tramite Adisu, 200mila euro in borse di studio. Stiamo infine per rilasciare un bando di finanziamento per l’impiantistica sportiva, mentre il pagamento del bollo auto è stato rinviato al 30 settembre. Uno specifico capitolo riguarderà anche l’editoria umbra, altro settore in forte sofferenza a causa del virus».

In un breve intervento finale, e rimandando ad una futura conferenza stampa specifica, l’Assessore alle Infrastrutture trasporti e mobilità urbana Enrico Melasecche ha infine rassicurato sul fatto che «in collaborazione con Anas, grazie ai 26 milioni messi a disposizione dalla Regione per strade e per imprese settoriali del territorio, si stanno portando avanti i lavori di intervento sulla E45 che saranno ultimati entro il 2020».

«Meno burocrazia e 81 milioni di euro per la ripartenza: fondi a piccole e medie imprese, agricoltura, studenti, turismo, lavoro. Grazie alla Presidente Donatella Tesei e alla sua squadra. Anche in Umbria passiamo dalle parole ai fatti». Ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini.