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Terni, sequestrati trenta telefoni cellulari nel carcere di Sabbione

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Per farli entrare si usano i droni e anche dei palloni che vengono lanciati al di là del muro di cinta della casa circondariale

ATerni, all’interno del carcere di Sabbione, dall’inizio del mese sono stati sequestrati trenta cellulari.
Come riporta Il Corriere dell’Umbria, gli uomini della polizia penitenziaria, guidati dal comandante Fabio Gallo, hanno fatto scattare controlli sempre più rigorosi e questo spiega i numeri record dei cellulari trovati grazie alle perquisizioni a sorpresa nelle celle.
Si tratta soprattutto di microcellulari, di dimensioni di pochi centimetri, ma non mancano gli smartphone che consentono di fare anche i video.
I sequestri dei telefonini ormai sono all’ordine del giorno, soprattutto nel circuito As 3, l’Alta sicurezza.
Per farli entrare si usano i metodi più singolari: dai droni ai palloni, pieni di cellulari, che vengono lanciati al di là del muro di cinta della casa circondariale.
Ma il sistema più semplice e consolidato è quello di nasconderli nei pacchi postali e in quelli che i parenti portano in carcere durante i colloqui.


Cellulari sono stati trovati nella biancheria, ma anche in mezzo alle polpette di carne cotta. Questi strumenti sono molto ricercati perchè consentono a chi li usa di dialogare senza problemi con l’esterno.
Per i trasgressori, in passato, era prevista una sanzione amministrativa, ma dal 2020 l’accesso indebito ai dispositivi idonei alla comunicazione è un reato perseguibile con una denuncia.