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Terni, Alternativa Popolare chiede a Bandecchi di ritirare le dimissioni da sindaco

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Stefano Bandecchi

In una conferenza stampa annunciata la redazione di un documento firmato da assessori, consiglieri e coordinatori. Intanto piovono critiche dai sindacati ed esponenti politici

Un documento sottoscritto da assessori, consiglieri e coordinatori del partito di Alternativa Popolare per chiedere a Stefano Bandecchi di ritirare le sue dimissioni da sindaco di Terni.
Una lettera a lui indirizzata redatta da chi “si riconosce ancora in quei valori e vuole provare a rimettersi nella giusta la linea, la linea che ci ha portati qui. Auspichiamo pertanto una riflessione da parte del sindaco a cui chiederemo di tornare sui suoi passi. Vedremo quale sarà la sua reazione e le sue determinazioni”.
Il primo firmatario del documento è il presidente nazionale Paolo Alli, al quale si sono uniti il vicesindaco Riccardo Corridore e altri esponenti del partito che hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo Spada. I partecipanti all’incontro promosso da AP hanno ricordato che Bandecchi avrà tempo fino al 28 febbraio per ritirare le dimissioni.

Intanto da fuori continuano ad arrivare bordate sulla scelta annunciata dal sindaco.
Alle critiche piovute dall’intero arco parlamentare si aggiungono quelle dei sindacati.

Cgil, Cisl e Uil Terni scrivono in un comunicato congiunto: “La città ha bisogno di chiarezza
“La città ha bisogno di chiarezza, trasparenza e rispetto per risolvere i seri problemi che la investono. La crisi istituzionale in corso, oltre a produrre una frattura tra cittadini e istituzioni, sicuramente determinerà tempi lunghi che non ci possiamo permettere. La responsabilità di ciò è tutta in capo alla maggioranza, che antepone le questioni politiche interne al futuro della città”.

Federica Porfidi, segretaria provinciale Sinistra Italiana Terni : “Alternativa Popolare e Bandecchi, la farsa continua”
“Mentre la città vorrebbe partecipare agli eventi valentiniani (quali?), il vicesindaco Corridore scomoda gli organi di stampa per una conferenza stampa grottesca ed imbarazzante. In una lunga confusa introduzione ha spiegato che Alternativa Popolare i consiglieri e tutti stanno predisponendo un documento per chiedere a Bandecchi di ritirare le dimissioni. 
Un documento che sarà ricco di contenuti ma che non vengono minimamente esposti, il documento non è pronto… i contenuti nemmeno. 
La crisi è tutta politica dovuta a dissapori interni, non meglio specificati, tutti dovranno firmare questo fantomatico documento e poi si vedrà. Dobbiamo immaginarne quindi i contenuti che saranno all’incirca “ma che fai per davvero? teniamo famiglia noi…”. 
La vicenda se non riguardasse una città di 109.000 abitanti, piena di problemi giganteschi da affrontare, sarebbe anche comica. Il condottiero Bandecchi, Napoleone, l’aspirante Duce, ha abbandonato la guida di Terni per beghe interne al partito del sindaco stesso.
Beghe che non riesce a governare quando dichiara che vorrebbe governare l’Italia. 
Diciamo che l’unica scelta giusta fin qui Bandecchi l’ha fatta quando ha dato le dimissioni. 
Non sono all’altezza e se ne rendo conto. Le facce contrite degli assessori seduti in aula sembravano dichiararlo: il vicesindaco esalta la presunta “diversità” del proprio partito senza che questa grande capacità espressa con massima presunzione sia stata minimamente leggibile in alcun atto del consiglio comunale e della giunta.  Se la novità è gestire la dialettica politica interna o di governo amministrativo con documenti che servano a rafforzare la fiducia e l’ego di chi li dovrebbe governare siamo in una dimensione da ancient regime.  Il re è nudo e non è un bel vedere per la nostra città.  Il nervosismo e il disprezzo mostrato per la stampa e per qualunque dissenso, la confusione totale tra partito e istituzione è drammatica. Da Sinistra Italiana mandiamo un appello: confermate queste dimissioni, liberate la città, andiamo al voto e chiudiamo questa brutta parentesi”. 

Movimento 5 Stelle: “Terni tenuta in ostaggio per i problemi interni di Bandecchi
“La città di Terni tenuta in ostaggio per risolvere i problemi interni del partito di Bandecchi. La conferenza stampa del vicesindaco Corridore di questa mattina è l’ennesimo teatrino indegno a cui abbiamo dovuto assistere e che lascerà una ferita profonda in una delle peggiori esperienze amministrative di sempre. Come prima cosa esprimiamo solidarietà alla stampa e in particolare alla giornalista Marta Rosati che durante ha subito un attacco vergognoso per la sola colpa di aver fatto il proprio lavoro. Ancora una volta, gli accoliti di Bandecchi dimostrano di non tollerare le legittime domande della stampa, figuriamoci se sono in grado di gestire il dissenso al loro interno. Solo loro riescono a fare il contrario di quello che dicono mentre lo dicono.
Dopo che Bandecchi a livello nazionale ha umiliato consiglieri comunali, assessori e quadri politici di Alternativa Popolare, lasciando intravedere la loro inadeguatezza e attaccamento alla poltrona come motivo fondante delle sue dimissioni, oggi il vicesindaco Corridore ha annunciato l’iniziativa “salviamo la poltrona” confermando le perplessità del sindaco che si è appena dimesso. Proprio come fecero i suoi vecchi dipendenti della Ternana Calcio quando Bandecchi annunciò di voler cedere la società (salvo poi fare marcia indietro), anche loro sottoscriveranno una lettera per supplicare il sindaco di tornare sui suoi passi.
Speravamo in un sussulto di dignità, ma purtroppo così non è stato. Una scelta che nella migliore delle ipotesi non farà che rimandare un destino già scritto. Queste persone, dopo la triste esperienza bandecchiana, verranno ricordate per essersi piegate ai capricci del capo intento a trasformare Terni nello zimbello d’Italia. Un teatrino che, come abbiamo annunciato, finirà con l’ennesimo cinepanettone in cui il sindaco ritirerà le sue dimissioni irrevocabili, senza che nessuno dei suoi sodali avrà il coraggio di salvare la faccia. E’ solo questione di tempo ma questa esperienza politica è già al capolinea. Come già riportato dalla stampa nazionale, il nuovo duce si estinguerà sul nascere. Confidiamo ci sia ancora tempo per la redenzione di qualcuno con un minimo di spina dorsale”.
Thomas De Luca coordinatore regionale M5S Umbria
Fabio Moscioni coordinatore provinciale M5S Terni
Claudio Fiorelli consigliere comunale M5S Terni
Luca Simonetti referente gruppo territoriale M5S Terni

Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra: “Bandecchi è un irresponsabile”
“Bandecchi è un irresponsabile. Se davvero si è dimesso si vada al voto per eleggere persone all’altezza del ruolo. I ternani si sono affidati a Bandecchi e questo è il risultato: dimissioni senza nemmeno dare le motivazioni. Speriamo non sia uno dei suoi scherzi da irresponsabile e che si vada davvero a votare per eleggere persone dignitose e all’altezza del ruolo per guidare una città che merita il meglio”.

Simona Meloni (Pd): “Schiaffo alla città, sfregio e umiliazione che Terni non meritava”
“La notizia delle dimissioni di Stefano Bandecchi da sindaco di Terni è uno schiaffo alle istituzioni, uno sfregio difficilmente rimarginabile per una città che non meritava l’ennesima umiliazione. Quello che è successo a Terni è quello che si verifica quando si consegna la politica e il bene comune a persone che si presentano come protettori degli interessi dei cittadini e invece, a meno di un anno dalle elezioni, sbattono la porta e rimandano una città al voto fregandosene della volontà dei cittadini e dello spreco dei soldi pubblici che ciò causerà. Il tutto annullando una serie di promesse sulle quali la cittadinanza di Terni si era riconosciuta. E’ una presa in giro ulteriore il fatto che resti segretario di Alternativa popolare”.
Così la capogruppo del Pd in consiglio regionale.