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Stop ad auto benzina e diesel, Mancini (Lega): “La Giunta si attivi per ottenerne la modifica”

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Valerio Mancini
Valerio Mancini

Mozione urgente del Presidente della Commissione Attività Produttive dopo la decisione dell’Europarlamento

“La normativa varata dall’Unione Europea con il sostegno del Pd, Movimento 5 Stelle e Italia viva che impone lo stop alla vendita di automobili a benzina e diesel dal 2035 è inaccettabile e pericolosa per il nostro Paese, per i cittadini, per i lavoratori e per le aziende – esordisce il Presidente della Commissione Attività Produttive Valerio Mancini (Lega) – la decisione dell’Europarlamento è stata presa su impulso ideologico, senza calcolare gli impatti ecologici, economici e sociali”.

“Non sono stati fissati solo gli obiettivi, ovvero la riduzione di CO2, ma anche il modo per arrivarci, cioè l’elettrico, e questo provocherà gravi danni al nostro Paese – sottolinea Mancini – si rischia non solo di mettere a repentaglio la filiera italiana dei motori, ma di incidere negativamente sia sui bilanci delle famiglie che dello Stato, favorendo l’invasione dei marchi cinesi”.

“Per questo ho depositato una mozione urgente per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi in tutte le sedi istituzionali per chiedere la modifica della normativa europea che prevede la riduzione del 100% delle emissioni di CO2 di autovetture e veicoli commerciali leggeri di nuova produzione a partire dal 2035 – rende noto Mancini – l’elettrico è una tecnologia che comporta costi produttivi più alti, ma meno forza lavoro, pertanto si andrà in contro a licenziamenti, con perdite sia per i lavoratori stessi che per le imprese, senza considerare che i veicoli elettrici avranno un costo più elevato che la maggior parte degli italiani non riuscirà a sostenere e continuerà quindi a circolare con auto sempre più vecchie, andando ad aggravare ancora di più le condizioni ambientali”.

“Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha già annunciato l’imminente convocazione di un tavolo di confronto con aziende, lavoratori e sindacati per trattare questo tema e cercare di trovare insieme una soluzione – prosegue Mancini – anche la Regione Umbria dovrà fare la propria parte per evitare che questa normativa venga realmente attuata”.

“In qualità di Presidente della Commissione Attività Produttive mi rendo disponibile ad avviare un ciclo di audizioni delle associazioni coinvolte, delle imprese, dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali – conclude Mancini – farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per contribuire a fermare questa ennesima follia dell’Unione Europea”.