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Spoleto, scioperano gli avvocati penalisti per protesta contro il Governo

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Tra i motivi della protesta c’è anche il “peggioramento delle condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti ristretti in carceri ormai al collasso”

Anche la Camera Penale di Spoleto “Stefano Pecchioli” aderisce alla tre giorni di sciopero indetta dalla giunta dell’unione camere penali italiane per protestare contro le decisioni assunte dal Governo con l’emanazione del pacchetto sicurezza.
Anche al tribunale di Spoleto è prevista l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per i giorni 7, 8 e 9 febbraio.
Ma la protesta non si limiterà all’astensione dai processi, perché la giunta nazionale ha invitato le sezioni territoriali ad organizzare iniziative di informazione e di discussione sulle ragioni dello sciopero.

Tra i motivi della protesta c’è anche il “peggioramento delle condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti ristretti in carceri ormai al collasso”.

Secondo l’Unione Camere Penali “sono venute del tutto a mancare, da parte del Governo, iniziative volte alla decompressione ed alla salvaguardia della dignità dei ristretti, proponendosi, al contrario, esclusivamente la progettazione di nuovi spazi detentivi, ovvero l’incremento di strumenti e di risorse in chiave puramente securitaria e di conservazione dello status quo”. Un tema questo che riguarda da vicino anche la città di Spoleto ed in particolare la casa di reclusione di Maiano.

La preoccupazione maggiore però riguarda i pensionamenti. A fine gennaio è andato in pensione il comandante Piersigilli e rimarrebbero pochi mesi di lavoro anche per il vicecomandante Speranza. Entro i prossimi due anni sono previsti circa 47 pensionamenti.