Lo ha proclamato la Camera Penale di Perugia per denunciare le difficoltà dell’esecuzione penale in Umbria
Sono in corso tre giorni di sciopero. Gli avvocati della Camera penale di Perugia hanno proclamato un’astensione dal lavoro da mercoledì 19 a venerdì 22 dicembre, per protestare contro le carenze di organico negli uffici giudiziari e per evidenziare le difficoltà di chi in Umbria si occupa dell’esecuzione delle pene, ma anche per avere il diritto di difendere al meglio i propri assistiti, soprattutto se gravati da misure cautelari.
Un modo per sottolineare il fatto che mancano magistrati, ma soprattutto personale amministrativo nell’ufficio del capoluogo umbro, ma anche a Spoleto che ha competenza sul carcere locale e su quello di Terni, con detenuti sottoposti ad alta sicurezza, nonché in quello di Orvieto.
La Camera penale ha stabilito che l’astensione riguarda “tutte le sedi giudiziarie con l’eccezione del Tribunale di sorveglianza non volendo, neanche indirettamente, incidere sulla già critica situazione in cui versa”.
Il presidente della Camera penale Marco Angelini ha sottolineato nella conferenza di proclamazione dello sciopero “l’impegno del presidente del tribunale di sorveglianza e dei vertici giudiziari in Umbria” ma anche la “disattenzione del Csm e del ministero sul settore dell’esecuzione penale”.
