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Spoleto, al via il terzo corso di chirurgia robotica urologica all’ospedale

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Questo evento, previsto dal 15 al 17 aprile, rappresenta un importante appuntamento per l’innovazione nel campo medico

Il noto presidio ospedaliero dell’Azienda Usl Umbria 2 si prepara ad ospitare l’importante appuntamento per l’innovazione nel campo medico.
Dal 15 al 17 aprile è in programma, nel presidio ospedaliero “San Matteo degli Infermi”, la terza edizione del corso di chirurgia robotica urologica “Incentrato sulle più moderne tecniche di trattamento del tumore della prostata, del rene e sulla chirurgia ricostruttiva dell’alto e basso apparato urinario” – spiega il direttore della struttura complessa di Urologia nonché direttore del dipartimento di Chirurgia della Usl Umbria 2 dott. Luigi Mearini.
“Il corso vedrà dieci discenti affrontare gli argomenti teorici nella giornata del 15 aprile per poi passare all’esperienza sul campo nei due eventi di live surgery del 16 e 17, con il supporto dei chirurghi della struttura complessa di Urologia con la guida del dott. Carlo Vivacqua, responsabile della Chirurgia Urologica Mininvasiva”.

“La chirurgia robotica – prosegue il dott. Luigi Mearini – considerata ormai lo standard di supporto chirurgico per efficacia ed efficienza specie in ambito urologico, richiede un accurato lavoro di équipe, con tutte le sue fasi perfettamente coordinate tra anestesista, personale infermieristico di sala operatoria, operatori e che solo centri ad alto volume sono in grado di acquisire e, in questo caso, trasmettere”.

Durante il corso ogni singolo protagonista del percorso assistenziale fornirà le linee guida e le informazioni di real life practice di quello che rappresenta la frontiera più avanzata delle moderne sale operatorie.

“Nell’auspicio che questa occasione sia un ulteriore momento per l’alta formazione di futuri operatori – conclude il direttore della S.C. di Urologia – vorrei rivolgere un ringraziamento particolare alla direzione strategica aziendale della Usl Umbria 2 e a tutto il personale di sala operatoria che consente ogni anno di eseguire oltre 250 procedure robotiche, ponendo il presidio ospedaliero di Spoleto come centro ad alto volume”.