Home Attualità Siringhe infette abbandonate nei parchi. Come difendersi?

Siringhe infette abbandonate nei parchi. Come difendersi?

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Una conseguenza per tutti della incoscienza di alcuni “tossici”. Come proteggere i bambini da possibili infezioni anche gravi?

siringhe-parchi-bambino-CMYKdi Luciano Spada – Il consumo di sostanze stupefacenti e le siringhe infette abbandonate nei parchi sono  problemi connessi che preoccupano la nostra società e che anche in questa regione creano vittime . La lotta allo spaccio è diventata l’obbiettivo principale delle forze dell’ordine, ma allo smantellamento di una catena di smercio ne succedono altre che vanno a “occupare” altri spazi delle nostre città.

Quello della tossicodipendenza è il problema principe per la nostra società anche perché il fenomeno sta estendendosi e va a colpire i giovani, diffondendosi anche nelle età più deboli e non responsabili. Le famiglie e la scuola potrebbero creare uno scudo per difendere i ragazzi e i giovani da questa “bestia”, ma la curiosità, l’offensiva degli spacciatori, le cattive compagnie riescono ad annullare i buoni consigli e le ammonizioni che i giovani ricevono e che – purtroppo spesso – non ascoltano. Si comincia per curiosità, si finisce con la dipendenza. Se va bene si va al SERT per ricevere il metadone, ma troppo spesso per una droga tagliata male o per una dose eccessiva si finisce in overdose e se non c’è qualcuno che dà l’allarme e sollecita il soccorso, la morte è certa.

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