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Senza Rometti il Pd perde 12mila voti

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L’esclusione dalle liste del candidato Socialista di fatto sancisce la fine del centrosinistra in Umbri

«Prendiamo atto che in Umbria essendo tutti i candidati nei Collegi Uninominali di Camera e Senato espressione del Partito Democratico, la coalizione di Centro Sinistra che si è costituita a livello nazionale, non esiste. Dalle mie conoscenze credo che questo sia un caso unico fra tutte le Regioni Italiane». Sono le parole amare di Silvano Rometti, che commenta così la sua eclusione dalle liste elettorali. Il Partito Socialista Italiano dell’Umbria, nel corso di una conferenza stampa, ha ribadito il rammarico e la preoccupazione per il mancato riconoscimento della presenza, nei collegi uninominali, di rappresentati espressione della componente della coalizione.

Il centrosinistra in Umbria a questo punto può essere dichiarato ufficialmente in crisi. E questo avviene proprio adesso che si va verso le elezioni di Camera e Senato e delle amministrative di maggio prossimo. Il Partito Socialista Umbro ha rotto i rapporti con il Pd a livello di coalizione dopo la mancata trattative per i collegi che sono finiti tutti ai Democratici nonostante siano attualmente 4 le componenti del centrosinistra (socialisti con Lista Insieme, Civica Popolare e +Europa con Emma Bonino).
Secondo la ricostruzione del capogruppo regionale Silvano Rometti: «Nella sede nazionale del Psi alla presenza di Fassino e Guerrini sembrava ormai chiusa la partita candidatura: i socialisti in Umbria in fatto di voti (12mila alle ultime regionali) e di legame con il territorio erano stati definiti valore aggiunto per l’itera coalizione. Ma una volta passata la palla a livello regionale il Pd ha voluto un monocolore in tutti i collegi per accontentare gran parte delle correnti interne».

«Consideriamo un errore politico non aver rappresentato la coalizione in Umbria nei collegi uninominali, c’era la possibilità e invece il Partito Democratico ha individuato solo candidati del suo partito» – ha quindi affermato il segretario regionale Cesare Carini.

Il Psi non farà campagna elettorale. Per la precisione «non intende prendere parte a comitati o iniziative» in vista del voto del 4 marzo. Rometti non risparmia critiche al nazionale. «E’ stato un errore di Renzi quello di volere alleate liste piccole per far loro non superare il 3% e contribuire a far eleggere i Dem. Ma è stato un errore anche di chi ha accettato».
Ribadito il concetto che i Socialisti non faranno votare Pd.

Per la coalizione del centrosinistra guidata dal Pd è questa l’ennesima frattura e divisione, dopo che i radicali di Perugia hanno fatto sapere di non fare campagna elettorale in Umbria per via del metodo utilizzato per le candidature. A tutto questo si deve aggiungere il fatto che Liberi e Uguali si è praticamente dissociato, spergiurando che al momento non farà mai alleanze nazionali e locali con il Pd di Renzi.