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San Feliciano, tornano in carcere gli egiziani coinvolti nell’accoltellamento ai fratelli Sorrentino

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Dopo la rimessa in libertà il sostituto procuratore Franco Bettini ha presentato un ricorso, che è stato accolto dal tribunale del Riesame

Erano stati scarcerati i due egiziani, arrestati, insieme ad un terzo, con l’accusa di duplice tentato omicidio nell’inchiesta dell’accoltellamento alla pizzeria “Il Cainone” di San Feliciano avvenuto la sera del 12 dicembre scorso, per cui il pm Franco Bettini, aveva disposto un fermo.
La violenta e sanguinosa aggressione è avvenuta dopo mesi di querele e litigi tra la famiglia Sorrentino e l’ex moglie di Giuseppe, ora legata sentimentalmente a uno degli egiziani.

Adesso il tribunale del Riesame ha stabilito che i due cittadini egiziani, accusati di aver partecipato all’aggressione contro i ristoratori, i fratelli Carlo e Giuseppe Sorrentino, devono tornare in carcere.
Questa decisione è stata presa nonostante il giudice per le indagini preliminari avesse precedentemente convalidato il loro arresto e li avesse rimessi in libertà.
Nella sua ordinanza, il Riesame ha ricostruito la dinamica di quanto accaduto, rivalutando le testimonianze dei fratelli Sorrentino e della sorella Rosa, tutti feriti con armi da taglio nell’aggressione, che hanno raccontato del coinvolgimento attivo di tutti e tre gli egiziani, armati, nell’aggressione.

Per il Riesame, le ferite riportate dai Sorrentino testimonierebbero la partecipazione di tutti gli egiziani all’aggressione.
Dopo la rimessa in libertà il sostituto procuratore Franco Bettini ha presentato un ricorso, che è stato accolto dal tribunale del Riesame. E così adesso per uno dei due indagati, le porte del carcere di Capanne si sono già riaperte.
Per l’altro, invece, bisognerà attendere la decisione della Cassazione, che discuterà il ricorso presentato dal suo avvocato il prossimo 19 aprile.

Se la Cassazione dovesse rigettare il ricorso, tutti e tre gli egiziani che hanno partecipato alla spedizione punitiva assieme alla ex moglie di Giuseppe Sorrentino, finirebbero di nuovo dietro le sbarre.

La donna è attualmente sottoposta all’obbligo di firma, dopo che il giudice ha decretato cadute le esigenze cautelari per le quali era stata posta ai domiciliari in una struttura sanitaria, dove era in cura per le ferite riportate in un incidente stradale avvenuto durante la fuga dal ristorante, teatro dell’aggressione, e finito contro l’auto della figlia.