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Riattivazione e potenziamento servizi ospedale di Foligno

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Donatella Porzi

L’assessore alla Sanità Coletto risponde alla consigliera Donatella Porzi (Pd)

Donatella Porzi

Nella sessione ‘Question time’ della seduta odierna dell’Assemblea legislativa la consigliera Donatella Porzi (Pd) ha chiesto all’assessore alla Sanità, Luca Coletto i “tempi di riattivazione di tutti i servizi normalmente operanti negli ospedali San Giovanni Battista di Foligno e S. Matteo degli Infermi di Spoleto e se è volontà della Giunta potenziare le prestazioni erogate dai due nosocomi già da tempo integrati tra loro”.

In Aula, Porzi ha spiegato che l’interrogazione non ha avuto risposta scritta ed è quindi stata trasformata in question time, specificando che i dati contenuti nell’atto originario, risalente a marzo, non sono più attuali, ma resta il fatto che “oggi chi chiama il Cup per avere una prestazione dall’Ospedale di Foligno non ha ancora una risposta, nonostante il fatto che, per fortuna, i malati di covid nella struttura siano stati pochissimi. La riorganizzazione e il differimento delle prestazioni dovute all’emergenza hanno lasciato moltissime persone senza un’assistenza adeguata, soprattutto se consideriamo che il bacino è di almeno 250mila abitanti. Considerato che sia in Terza commissione consiliare che nella commissione del Comune di Foligno il direttore sanitario Dario aveva annunciato che dal 4 maggio il polo ospedaliero sarebbe stato liberato dalle incombenze dell’emergenza, ma ciò non è in realtà avvenuto viste le difficoltà attuali, chiediamo una risposta che deve essere data dalla politica e da chi rappresenta l’Esecutivo, non da altri, una risposta che riguardi anche il potenziamento delle strutture di Foligno e Spoleto, visto il grosso bacino di utenza”.

L’assessore Coletto ha spiegato che a fronte del progredire dell’epidemia è stata adottata una procedura necessaria per reggere l’onda d’urto del picco epidemico. Sono state quindi poste in essere drastiche misure e un processo di riorganizzazione per i bisogni dettati dall’emergenza. C’è stata quindi una ingente trasformazione sia delle strutture pubbliche che di quelle private. Le ordinanze urgenti emanate nelle scorse settimane dalla Giunta hanno individuato le strutture atte a ospitare i pazienti covid, con la riconversione temporanea dell’ospedale di Pantalla, quindi dell’ospedale di Città di Castello e poi anche Foligno, che ha comportato percorsi di separazione fra le varie patologie per garantire la sicurezza delle persone e del personale delle strutture. Parallelamente sono state stabilite idonee misure per i servizi e le attività terrritoriali. Con il migliorare della situazione, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri di aprile ha individuato le misure da adottare nella fase 2 ed è stato stabilito il programma per il riavvio delle attività sospese a causa dell’emergenza, sempre da effettuare dopo attento monitoraggio e nella più assoluta sicurezza per le persone per quanto riguarda i trattamenti non ulteriormente differibili. Attualmente le attività ordinarie dell’ospedale di Foligno risultano essere riprese, come certifica il comunicato ufficiale della Usl2”.

Nella replica conclusiva, Porzi ha detto che la risposta fornita dall’assessore è da considerarsi “insoddisfacente”, poiché “nonostante l’annuncio che le prestazioni sarebbero riprese dal 4 maggio, le stesse riprenderanno dalla prossima settimana, stante il fatto che chi telefona ai Cup di questo ospedale attualmente non ha risposta e ci sono 29mila prestazioni da recuperare”.