Home Evidenza Regione, sull’accorpamento scolastico l’assessore Agabiti rassicura: “Ancora nulla è deciso”

Regione, sull’accorpamento scolastico l’assessore Agabiti rassicura: “Ancora nulla è deciso”

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L'assessore Paola Agabiti

Arrivato alla fase finale in Regione il ridimensionamento scolastico

Arrivato alla fase finale in Regione il ridimensionamento scolastico, che si rivela terreno di scontro.
Il taglio imposto dalla legge (197/2022) è perentorio: entro il 2026-27 il tetto di scuole per l’Umbria dovrà essere di 130, nove in meno delle attuali, e dal 2024-25 si comincia con sei.
Va detto che nel frattempo nessuna scuola chiuderà, salteranno le autonomie.
Intanto è stato archiviato il caso Marsciano dopo la protesta con tanto di firme contrarie agli accorpamenti dei vari circoli didattici, ora sul piede di guerra ci sono Assisi e Città di Castello.

Un ringraziamento sentito all’assessore regionale alla Scuola, Paola Agabiti per aver dedicato tempo ad ascoltare le argomentazioni delle famiglie contro il progetto elaborato da alcuni comuni che rischia di smembrare l’offerta formativa del territorio.
Sono questi i sentimenti che esprimono i genitori di ragazzi e bambini che frequentano le scuole della Media Valle del Tevere, dall’infanzia fino alle secondarie di secondo grado.

La raccolta firme incredibilmente ha raggiunto le quattro mila firme, coinvolgendo un’intera comunità.
Le oltre 500 firme provenienti da Collazzone, le 300 di Fratta Todina, le 50 da Monte Castello di Vibio testimoniano come il problema sia sentito anche, e forse soprattutto, nei comuni dove le giunte hanno votato delibere sull’assetto scolastico senza consultare dirigenti, insegnati e genitori.
Ma le firme provengono anche da altri territori: da San Venanzo a Deruta, da Todi a Perugia.

L’assessore Agabiti ha rassicurato tutti affermando sulle colonne de Il Messaggero che “ancora niente è stato deciso e che “mercoledì valuteremo tutte le ipotesi e tireremo le somme”.