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Perugia: oggi in Comune conferenza stampa su nuovo stadio Curi

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Incontro in sala del Consiglio per fare il punto sulla situazione

Si terrà oggi, mercoledì 5 luglio, alle 16.30 in sala del Consiglio la conferenza stampa per fare il punto sul progetto del nuovo stadio Curi di Perugia.
Saranno presenti il sindaco Andrea Romizi, l’assessore allo sport Clara Pastorelli, il segretario e direttore generale Francesca Vichi, il dirigente Paolo Felici (impianti sportivi), Laura Cesarini (vice segretario), Stefano Baldoni (bilancio).

Questo avviene all’indomani della riunione tra giunta, consiglieri di maggioranza e tecnici comunali che avrebbero espresso molti dubbi sul progetto presentato da Arena Curi srl. Il primo lato oscuro della proposta è l’aspetto finanziario. Sottostimati da parte del Comune i 76,3 milioni di euro che, a conti fatti, alla fine potrebbero sfiorare i 100 milioni. Ad opera di chi?

Nella compagine risulterebbe una immobiliare, con una quota del 40%, che non risulta attiva, e il 30% del titolare del settore abbigliamento King. Molti dubbi verrebbero espressi anche sull’effettiva garanzia di ricavi nell’organizzazione di eventi da parte della Asm Global, si è parlato di 10 milioni all’anno. Il Comune dovrebbe poi farsi carico, come spesso ribadito, di 11 milioni in tre anni, più l’affitto per 250.000 euro per altri 25 anni per la sede della polizia locale. Alla fine il progetto appare più immobiliare, visti i 10.000 metri quadri di area commerciale, che di natura sportiva. Da qui i tanti dubbi sorti tra i consiglieri della maggioranza. Non tralasciando il problema dell’abbattimento dell’attuale Curi e i nodi della viabilità.

Questa la lettera inviata al Comune da “Arenacuri” e pubblicata da UmbriaTv dopo le indiscrezioni sulla bocciatura della manifestazione di interesse pubblico che si prospetta dopo il vertice di maggioranza a Palazzo dei Priori:

“Gentile Sindaco, Gentili Assessori, apprendiamo questa mattina dalla stampa che la riunione di maggioranza svoltasi ieri nel pomeriggio avrebbe manifestato “fortissime perplessità sulla tenuta complessiva del dossier del nuovo Stadio Curi”. Ancora una volta, con dovizia di particolari, emergono posizioni e considerazioni che – contrariamente a quanto imporrebbe una corretta gestione amministrativa dell’iter di esame della proposta di partenariato- non costituiscono il risultato di un confronto leale e trasparente con il Soggetto proponente che, con grande serietà e con notevole impegno di risorse umane ed economiche, ha elaborato (per la prima volta negli ultimi decenni) una proposta per la realizzazione del nuovo Stadio cittadino in sostituzione di quello attuale giunto ormai “a fine vita”. Pur consapevoli delle possibili “imprecisioni” che gli Organi di stampa cittadini possono aver riportato, sorprende che si possa parlare di “bocciatura” della proposta tenuto conto che dal momento della presentazione ufficiale avvenuta li 9 febbraio scorso, questa Società ha fornito al RUP tutte le informazioni e le precisazioni richieste e che, anche al termine della formale Conferenza di servizi preliminare, le uniche osservazioni siano risultate legate al rapporto con l’area parcheggi affidata in concessione a SABA SpA ed alla definizione planimetrica delle aree in proprietà o in concessione. In ogni occasione, da mesi, questa Società ha manifestato la piena disponibilità a confrontarsi con gli Uffici comunali e con la Giunta sugli aspetti tecnici e su quelli economico-finanziari con l’obiettivo di chiarire e fornire – come è naturale che sia in un procedimento complesso e per un’opera di particolare importanza – ogni elemento utile per meglio comprendere la proposta ed apportare eventuali integrazioni e/o modifiche per rendere il progetto coerente con l’interesse pubblico. Circostanza, questa, che la stessa legge prevede ma che, al momento, sembra disattesa. In seguito alla richiesta formale di chiarimenti formulata dal RUP, questa Società, laddove è stato consentito, ha dialogato con gli Uffici comunali apportando le modifiche e le integrazioni richieste e, nell’ottica della dichiarazione del pubblico interesse che secondo la normativa rappresenta l’atto conclusivo di questa fase preliminare, ogni approfondimento richiesto è stato oggetto di puntuale risposta. D’altro canto, superato il “pubblico Interesse”, che non corrisponde certamente ad approvazione della proposta, la Società proponente sarebbe stata chiamata a predisporre – a proprie spese e a proprio rischio senza possibilità di rimborso dei costi sostenuti- il progetto definitivo, il Piano economico-finanziario “asseverato” e la bozza della Convenzione. Solo in seguito all’esame ed alla condivisione di questi fondamentali documenti, e all’esito positivo della Conferenza di servizi “decisoria”, si sarebbe passati alla fase successiva della gara ad evidenza pubblica attraverso l’approvazione definitiva della proposta di partenariato. Questa Società, nel rispetto dell’Amministrazione comunale e della procedura e anche per evitare possibili strumentalizzazioni, si è fin qui astenuta dal diffondere notizie e informazioni di dettaglio sul Progetto. Al contrario, abbiamo invece assistito a continue fughe di notizie e a prese di posizione anche da parte di autorevoli componenti della maggioranza quasi sempre critiche senza che ci fosse stato quel l’assenza del “dialogo costruttivo” richiesto dalla Società proponente abbia di fatto impedito anche a molti componenti della maggioranza di conoscere nel dettaglio un progetto complesso sviluppando qualche pericoloso equivoco sulle caratteristiche del Progetto proposto. D’altro canto, nel corso del procedimento fin qui svolto, tenuto conto che la conclusione prevista è limitata alla sola dichiarazione di interesse pubblico in vista della più approfondita fase successiva, l’Amministrazione comunale ha la facoltà di “indicare le condizioni necessarie per ottenere i successivi atti di assenso sul progetto” e “può chiedere al proponente di procedere alle modifiche progettuali necessarie al fine di superare tempestivamente eventuali lacune o criticità della proposta” (Art. 4, c. 4, D.Lgs. n. 38/2021). E solo con l’auspicata dichiarazione di pubblico interesse che potrà essere avviato non soltanto un confronto con la Cittadinanza, ma soprattutto, anche sulla base delle indicazioni fornite nella prima fase del procedimento, potrà essere predisposto il Progetto definitivo supportato dal PEF asseverato e dalla Convenzione. Ad esito di tale ulteriore approfondimento, l’Amministrazione potrà assumere sulla base di tutti gli elementi forniti, una consapevole decisione che potrà essere di approvazione della proposta o di rigetto della stessa (con tutti gli oneri acarico del Proponente). Auspicando che la realizzazione di un impianto sportivo polifunzionale, moderno e innovativo, capace di contribuire allo sviluppo economico e sociale della Città e dell’intero territorio non solo comunale, resti ancora un obiettivo dell’Amministrazione, confermiamo la disponibilità della scrivente Società al confronto ed a fornire ogni utile chiarimento e integrazione della proposta”.