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Perugia messa in sicurezza, il prefetto assicura più prevenzione e l’impiego di nuove tecnologie

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Il dottor Armando Gradone, risponde ai cittadini vittime di furti, rapine e truffe, assicurando una sempre maggiore incisiva azione di contrasto

Riceviamo e pubblichiamo *
“La domanda di maggiore sicurezza rappresenta giustamente uno dei temi di maggiore interesse del dibattito pubblico, non solo in Umbria. In effetti, dietro la domanda di sicurezza vi sono preoccupazioni reali che derivano da una molteplicità di fattori, tra cui vi è certamente anche quello determinato da una criminalità odiosa e pervasiva come la criminalità predatoria. Furti e rapine sono comprensibilmente i reati che destano maggiore allarme tra i cittadini e rendono pienamente plausibile la richiesta di una sempre più incisiva azione di prevenzione e contrasto. Forze di polizia e Polizie locali ne hanno piena consapevolezza e sono costantemente impegnate, Comune per Comune, a non lasciare nulla d’intentato, in stretto raccordo tra loro, per rispondere all’esigenza di maggiore sicurezza dei cittadini.
Non vi è alcun dubbio che occorra fare ancora di più e personalmente ne avverto tutta la responsabilità.

GLI INDICATORI
Va detto, tuttavia, che non mancano in verità segnali incoraggianti che danno ragione del lavoro svolto e proprio per questo sono uno stimolo prezioso a proseguire con ancora più forza e determinazione nell’azione intrapresa, da quella, fondamentale, mirata a rendere sempre più capillare ed efficace l’attività di controllo del territorio a quella volta alla migliore valorizzazione, in chiave investigativa, della diffusa rete di videosorveglianza presente sul territorio provinciale. Indicazioni eloquenti, in tal senso, possono ricavarsi dall’analisi dei dati in una prospettiva temporale sufficientemente ampia per poterne ricavare una linea di tendenza non condizionata da fattori contingenti.
Prescindendo dagli anni 2020 e 2021, durante i quali l’emergenza sanitaria ha per ovvi motivi determinato sull’intero territorio nazionale un’accentuata riduzione della delittuosità, dall’allegato prospetto riassuntivo emerge con chiarezza che nel quinquennio 2018-2022, sia nella provincia di Perugia, sia nel capoluogo, l’andamento della delittuosità presenta un trend in sensibile flessione, specie con riferimento ai delitti di maggior allarme sociale come furti in abitazione e rapine: dai 2.877 furti in abitazione del 2018 si è passati ai 2.064 del 2022 (nel capoluogo, rispettivamente, 852 nel 2018 e 561 nel 2022); dalle 187 rapine del 2018 si è passati alle 138 del 2022 (nel capoluogo, rispettivamente, 120 nel 2018 e 82 nel 2022). Quanto al 2023, furti e rapine, in base ai dati (non ancora consolidati) al momento disponibili, pur se in incremento rispetto all’anno precedente, risultano comunque ben distanti dai livelli pre- pandemici, fatta eccezione per le rapine in esercizi commerciali, passate dalle 24 del 2018 alle 33 del 2023 (nel capoluogo, rispettivamente, 13 nel 2018 e 22 nel 2023).

 

LA PERCEZIONE
Come mai, allora, numeri e percezione dei cittadini risultano di segno opposto? Sintetizzando al massimo, va detto innanzitutto che la “percezione” si fonda su un dato reale, ovvero sul fatto che alcuni reati, quali in particolare i furti (di ogni specie), pur se in diminuzione, rappresentano in ogni caso una quota rilevante della delittuosità complessiva (nell’intera provincia 7.988 denunce nel 2023, ovvero circa il 37% dei complessivi 21.615 delitti denunciati), con effetti facilmente intuibili sulla percezione collettiva della diffusione di tale tipologia di reati. D’altra parte, la “percezione” non si è formata nel corso di uno/due anni (né, all’evidenza, può ritenersi alimentata dalla sola criminalità), ma è al contrario frutto di un processo sedimentatosi nel tempo, sì che soltanto un trend di decrescita di lungo periodo potrà avere apprezzabili effetti anche in termini di “percezione”.

LA SFIDA
Impedire inversioni di tendenza e rendere sempre più efficace l’azione di prevenzione e contrasto è l’obiettivo che abbiamo davanti. La sfida da raccogliere sta nel miglioramento progressivo delle prassi operative, nell’uso intelligente delle moderne tecnologie, nel razionale impiego delle risorse disponibili, nel raccordo sempre più stretto tra i diversi attori del comparto sicurezza; sta nel dare continuità all’impegno a ricercare in ogni ambito – con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni e comitati di cittadini – le soluzioni più idonee per l’efficace prevenzione e contrasto dei reati, a cominciare da quelli che comprensibilmente sono avvertiti dai cittadini come maggiormente inaccettabili, non solo furti e rapine, ma anche violenze di genere, danneggiamenti, traffico e spaccio di stupefacenti, truffe agli anziani.

La strada, in buona sostanza, è quella tracciata, da ultimo, nel “Patto per Perugia sicura” sottoscritto il 7 febbraio scorso alla presenza del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi”.

* Armando Gradone Prefetto di Perugia