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Perugia, inaugurato il Parco delle Mura: valorizzato il tracciato delle mura etrusche e riqualificati i giardini

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Presenti anche gli assessori Numerini e Varasano e i rappresentanti di associazioni e rioni del centro storico

Il Parco delle Mura in centro storico è realtà. Sabato 18 ottobre l’area verde situata a est delle scale mobili di via Pellini è stata restituita alla città completamente riqualificata. All’inaugurazione hanno partecipato, per il Comune, il sindaco Andrea Romizi, gli assessori Otello Numerini (Lavori Pubblici) e Leonardo Varasano (Cultura) e il dirigente dell’Area Opere Pubbliche Fabio Zepparelli. Non hanno fatto mancare la loro presenza, segno di un’attenzione alla zona mai venuta meno nel tempo, le associazioni cittadine: c’erano infatti il presidente Michele Bilancia per Radici di Pietra, Manuela Mignini, vicepresidente dell’associazione Rione di Porta Eburnea, Carmen Valigi per l’Associazione Priori e Roberta Tonanni, console del Magnifico Rione di  Porta Santa Susanna, insieme alla prima dama e all’alfiere. Presenti anche esponenti di altri rioni, numerosi cittadini e don Simone Sorbaioli, vicario generale della diocesi. All’origine dell’intervento c’è proprio la stretta concertazione tra l’amministrazione comunale e l’associazione Radici di Pietra, da sempre fautrice del progetto di tutela e valorizzazione delle mura urbiche di Perugia volto a migliorarne la fruibilità per cittadini e turisti e a rafforzare il collegamento tra Perugia e le altre città che facevano parte della Dodecapoli dell’antica Etruria. All’inaugurazione, non a caso, erano presenti anche Luigi Titta, sindaco di Montefalco, e il vicesindaco di Amelia Avio Proietti Scorsoni.

I LAVORI EFFETTUATI 

Il cantiere – come spiegato dal dirigente Fabio Zepparelli -, avviato nel febbraio 2021, è stato completato ad ottobre 2023. L’obiettivo era valorizzare un punto dell’acropoli per decenni rimasto marginale attraverso la riqualificazione, il consolidamento e la valorizzazione del tracciato delle mura tra scale mobili e via della Cupa. L’intervento ha comportato un investimento complessivo di un milione e 130mila euro (di cui un milione finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e 130mila euro cofinanziati dal Comune di Perugia). La realizzazione dell’intervento, su progetto dell’architetto Michele Bilancia e dello studio SAB s.r.l., è stata affidata alla ditta Petillo Costruzioni Generali s.r.l. di Marigliano (Napoli), mentre le sistemazioni a verde sono state eseguite dall’azienda Vivai Massarroni di Perugia. L’Area Opere pubbliche del Comune di Perugia ha seguito direttamente l’esecuzione dei lavori (con l’architetto Stefano Barcaccia in qualità di responsabile unico del procedimento e l’ingegnere Fabio Campagnacci in qualità di direttore dei lavori).

L’intervento ha interessato l’area tra le scale mobili e via della Canapina fino a piazza del Drago. Tale zona, che all’altezza del pianerottolo intermedio delle scale mobili è da sempre destinata a parco pubblico, è delimitata da un tratto di mura di origine etrusca e medioevale. Altro elemento distintivo è l’ex chiesa romanica di San Benedetto, edificata tra il X e l’XI secolo. Al fine di valorizzare queste emergenze monumentali, si è scelto di riqualificare il percorso pedonale che si snoda ai piedi delle mura realizzando anche una nuova gradonata di accesso alla chiesa e sistemando il giardino circostante.

Tra gli aspetti più rilevanti del progetto sono proprio la nuova scalinata che conduce alla chiesa di San Benedetto e il rifacimento delle scale della Canapina. Lungo il percorso che attraversa lo spazio verde, ai piedi dell’edificio religioso, sono stati inoltre posizionati 12 cubi in pietra, numero che richiama la Dodecapoli, cioè la confederazione delle dodici città-Stato etrusche, con funzioni di sedute tecnologiche. Lo stesso tema ricorre lungo le scale della Canapina, ora caratterizzate da 12 pianerottoli dove sono collocati altrettanti elementi monolitici identificativi. Nella parte terminale delle stesse, inoltre, un diverso sistema di posa delle lastre di travertino richiama il tracciato del muro etrusco.

Riconfigurato anche l’accesso al parco da via Pellini con la creazione di uno spazio cerniera tra l’inizio della scalinata della Canapina e l’ingresso al parco, mediante il restauro di un cancello esistente funzionale alla chiusura serale. Tale cancello sarà installato a breve in concomitanza con la collocazione di un’opera dell’artista giapponese Tayga Abe.

La zona a verde ha conservato l’assetto originario, articolato in scarpate e in due spazi pianeggianti fruibili con il percorso pedonale di collegamento. La scelta delle essenze arbustive si è distinta per la piantumazione di specie rustiche a ridotta manutenzione, utili a contrastare i fenomeni di erosione del terreno e a sottolineare, grazie alla diversità delle essenze, l’alternanza delle stagioni.

LA CERIMONIA INAUGURALE – “I giardini ai lati delle scale mobili di via Pellini – ha ricordato l’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini – a lungo hanno scontato una situazione di marginalità nonostante la manutenzione fatta in collaborazione con le associazioni. Anche le mura antiche presenti nella zona meritavano di essere maggiormente valorizzate. L’amministrazione è stata quindi felice di sposare le istanze di riqualificazione giunte dai cittadini, in particolare dall’associazione Radici di Pietra. Oggi viene restituita alla città un’area verde riqualificata, riorganizzata e resa di gran lunga più bella e fruibile”.

L’assessore alla cultura Leonardo Varasano ha parlato di “un giorno straordinariamente lieto perché viene a maturazione un desiderio profondo e intenso nella volontà”. Se un tempo la zona veniva percepita come insicura e degradata, “oggi ci troviamo di fronte a un luogo di ritrovata bellezza che siamo chiamati a mantenere e che, grazie alla valorizzazione, diventa a sua volta monumento, cioè qualcosa che è destinato a resistere al tempo. Inoltre, abbiamo deciso di far vivere qui passato e futuro, con la prossima collocazione di un’opera contemporanea: La Gloria di Tayga Abe. Ringraziamo Michele Bilancia che, con la sua passione e i suoi studi, muovendo dalla consapevolezza del valore delle nostre mura, ci ha guidato fino a qui. E’ il primo passo di un progetto più ambizioso teso alla valorizzazione integrale di questo simbolo identitario della città”.

“Mi inorgoglisce la trasversalità del disegno che ha preso corpo intorno al concetto della città murata – ha detto Michele Bilancia -. Il Parco delle Mura rappresenta l’immensa e poliedrica forza d’animo di cui disponiamo da due millenni ed è frutto del contributo di tanti”.

I rappresentanti delle associazioni hanno ringraziato l’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata verso una zona rimasta per anni “invisibile” e che ora merita di essere vissuta e tutelata da tutti.

Il sindaco Romizi, nel suo intervento conclusivo, ha anzitutto confermato la volontà del Comune di proseguire sulla strada intrapresa con la realizzazione del Parco delle Mura. “La chiesa di San Benedetto è stata candidata a un bando ministeriale – ha infatti annunciato -. L’auspicio è dunque di vedere ampliata l’opera di risanamento avviata. Numerosi sono gli interventi che hanno riguardato quest’area, basti pensare alla riqualificazione delle scale mobili e all’auditorium di San Francesco al Prato, e già si preannuncia un altro intervento consistente grazie a un cospicuo finanziamento ottenuto dal Comune per la scuola Fabretti”. Il sindaco ha infine annunciato che si sta lavorando anche per realizzare un Ente Parco delle Mura, con Soprintendenza e associazioni, per mantenere alta l’attenzione su questo patrimonio identitario e per svolgere attività di studio e ricerca.

Si è poi svolta, a sorpresa, la cerimonia di consegna del Baiocco d’oro a Bilancia. L’alta onorificenza del Comune di Perugia è stata sollecitata dai soci dell’associazione Radici di Pietra, di cui l’architetto è stato sin dall’inizio presidente, oltre che fondatore nel 2008. Un riconoscimento, come spiegato dal sindaco, dettato dal grande impegno e dalla profonda competenza con cui da tempo l’architetto si dedica alla promozione della conservazione e del restauro delle mura urbiche e alla riqualificazione delle loro aree di pertinenza nelle città murate italiane e straniere. Al capoluogo umbro, in particolare, Bilancia ha riservato un’attenzione speciale con l’intento di mettere in risalto il valore delle mura di Perugia, che rappresentano l’identità più autentica della città, restituendo ad esse visibilità, centralità e ruolo. Focalizzandosi su tale tema si è anche fatto promotore presso l’Unesco della candidatura delle Mura Etrusche a patrimonio mondiale dell’umanità.

CENNI BIOGRAFICI – Michele Bilancia, 72 anni, iscritto dal 1980 all’albo degli architetti della provincia di Perugia, nel 1988 insieme all’ingegnere Giuseppe Tosti e ai professori Giovanni Carbonara, Renato Bonelli, Francesco Gurrieri, Elio Giangreco e Salvatore Boscarino, teorizza e fonda il Centro Studi Sisto Mastrodicasa. Nel 2003 stipula con il Comune di Perugia una convenzione di consulenza per la conservazione del Patrimonio storico monumentale di Perugia.

Nel 2007 vince il I Bando del Concorso “Percorso pedonale lungo le mura etrusche di Perugia”. Nel 2008 insieme al professore Carbonara, direttore della Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti di Roma La Sapienza, teorizza e fonda l’Associazione Radici di pietra di cui è attualmente presidente.

Nel 2013 vince il II bando del Concorso “Percorso pedonale lungo le mura etrusche di Perugia”.

Nel 2017 viene insignito della medaglia d’Onore dell’Università per Stranieri di Perugia.

Dal 1980 svolge attività di didattica e ricerca in ambito universitario e post-universitario connesse ai temi della conservazione e del consolidamento dei monumenti e attività inerenti la conservazione del patrimonio storico monumentale. È stato per diversi anni consulente per i beni culturali in Siria, Portogallo, Libia, Romania, Polonia, e Albania. Costante è il suo impegno dedicato alla promozione dei temi della conservazione, del restauro, della valorizzazione delle Mura urbiche e della riqualificazione delle aree di pertinenza delle città murate.

Bilancia ha fatto del tema delle Mura di Perugia la cifra più alta dei suoi interessi fino a rendersi promotore della candidatura delle Mura Etrusche di Perugia a Patrimonio mondiale dell’umanità. Su questo tema ha scritto diversi libri, trattati, saggi.