Home Evidenza Perugia, il “giudice poeta” rischia di essere radiato dal servizio

Perugia, il “giudice poeta” rischia di essere radiato dal servizio

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I vertici dell’Ufficio di Sorveglianza hanno disposto un controllo sul caso e a breve ci sarà la sentenza

Il dottor Ernesto Anastasio, magistrato del Tribunale di sorveglianza di Perugia, sognava di fare il poeta, ma per assecondare il padre ha scelto la carriera in magistratura.
Forse per questa sua passione è ora finito sotto i riflettori per aver accumulato sulla sua scrivania l’arretrato record di 858 fascicoli mai depositati. Una situazione che, nel settembre del 2022, ha costretto la Camera penale di Perugia a deliberare lo stato di agitazione.
A protestare contro l’inerzia del cosiddetto ‘magistrato poeta’ sono stati anche i detenuti, che hanno visto per mesi cadere nel vuoto le proprie richieste.
Ernesto Anastasio è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dalla Sezione disciplinare del Csm che a giugno ha ascoltato Anastasio, peraltro già finito in passato sotto la lente dello stesso Csm per comportamenti analoghi.
Il diretto interessato ha dichiarato alla sezione disciplinare di trovarsi bene al Tribunale di sorveglianza di Perugia e di voler completare i quattro anni previsti dall’incarico, ma il sogno nel cassetto resta sempre la poesia.
Ma per tutto questo ora il magistrato rischia la dispensa del servizio. Ad attivare la procedura, che richiederà l’espletamento di una perizia, è stato lo stesso tribunale delle toghe.
I vertici dell’Ufficio della Sorveglianza hanno infatti disposto un controllo sul caso.