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Palazzo Cesaroni: al vaglio dell’assemblea legislativa il Documento di Economia e Finanza Regionale 2024

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La presidente Tesei ha evidenziato le condizioni per favorire lo sviluppo in tutto il territorio nei prossimi anni

Proprio in queste ore l’assemblea legislativa della Regione dell’Umbria, riunita a palazzo Cesaroni, sta discutendo e votando l’approvazione del Defr, il documento di economia e finanza della Regione Umbria 2024.

Illustrando il Defr, la presidente della Regione, Donatella Tesei, ha sottolineato come si tratti di un documento agile e snello, a fronte di una regione che “ha cominciato a cambiare da tutti i punti di vista, da quello economico al turismo e le infrastrutture”.
Ma lo sguardo e le aspettative sono positive anche in vista del prossimo futuro. La Tesei ha infatti affermato in aula: “Un documento molto pragmatico che individua i risultati raggiunti e la via da proseguire con grande determinazione nei prossimi anni”.
Nonostante uno scenario di permanente emergenza e l’aggravarsi del contesto globale ed economico, la presidente Tesei ha tenuto a sottolineare il fatto che nel triennio 2020-2023 il prodotto interno lordo umbro è cresciuto complessivamente del 2%, meglio della media italiana, mentre nel decennio precedente era sceso dell’1,2%, peggio della media.
L’occupazione ha raggiunto il 65%, 5 punti sopra alla media dell’Italia. Un dato negativo, secondo la Presidente, sono i 4600 abitanti in meno a causa del saldo naturale, in attesa che le politiche sulla natalità inizino a fare effetto. Ma dopo molto tempo, per la prima volta nell’ultimo anno, si registrano 2mila residenti in più, attratti anche dalle politiche regionali di sostegno alle famiglie. Le imprese umbre più rilevanti sono cresciute molto rispetto al 2019, ma anche quelle più piccole sono in un sano percorso di crescita, anche dimensionale. I redditi dei dipendenti sono stagnanti, con il potere d’acquisto eroso, e non si trovano lavoratori, artigiani, operai, dirigenti. Per Donatella Tesei serve retribuire adeguatamente il lavoro per l’equilibrio socio-economico dell’Umbria. Con il bilancio la Regione è riuscita a cofinanziare la programmazione comunitaria per circa 1,5 miliardi, ed è la terza regione a partire con 149 milioni di opere pubbliche strategiche. Nonostante lo Stato chieda a tutte le Regioni un ulteriore contributo ai saldi di finanza pubblica, per il quarto anno consecutivo la Giunta ha deciso di non alzare la pressione fiscale su famiglie e imprese. Secondo la presidente Tesei si tratta di uno sforzo enorme, fatto di spending review continua e capacità di gestione del bilancio.

La presidente della Regione ha spiegato che il Defr individua dieci obiettivi da perseguire o finire di centrare nel 2024. Sul lato socio economico si punta a non entrare in recessione e crescere ancora di poco, in pil e occupazione, per il quarto anno consecutivo. L’Umbria vuole continuare a essere attrattiva per i nuovi residenti. Per le infrastrutture l’obiettivo è terminare i lavori di Anas, ampliare l’aeroporto, ottenere l’alta velocità a Farneta, proseguire con tutti i cantieri e ottenere il finanziamento per completare la Tre Valli. Ma anche far partire i cantieri Fsc, in particolare Umbriafiere e la nuova Monteluce. Il Defr continua con il modello delle imprese al centro, con una manovra di stimolo e supporto. La Presidente ha annunciato che nel 2024 si avvierà l’accordo di programma Ast Arvedi con il relativo miliardo di investimenti, fondi mai visti in Umbria, che renderanno l’acciaieria compatibile con l’ambiente e centrale nel mondo. Altro obiettivo fondamentale per Tesei è quello di avviare la ricostruzione di Castelluccio, con l’obiettivo di chiudere l’intera ricostruzione in 3 anni, a 10 dal sisma nonostante i primi 3 anni di ritardo ereditati. Si punta anche a proseguire con la strategia sul brand Umbria, sui grandi eventi, sull’attrattività per gli investimenti stranieri, facendo crescere ancora di più il turismo. Per la famiglia si renderanno strutturali i 30 milioni l’anno, risorse mai spese prima.

La presidente Tesei considera il Pnrr l’arma anticiclica per l’Umbria, che è riuscita a portare a casa 3,5 miliardi, a cui si aggiunge un altro miliardo e 300 milioni di cofinanziamento. Si tratta, per Tesei, di una somma enorme, che potrà sostenere, una volta scaricata a terra, il pil umbro per 1,1 punti l’anno per 4 anni, con 5300 occupati all’anno. I 400 milioni di progetti della Regione sono tutti avviati, e si aiuteranno i comuni per quanto possibile. Secondo la Presidente sulla sanità questa Giunta ha ereditato una situazione catastrofica, con 80mila prestazioni lista d’attesa e conti da commissariamento. Dopo il covid, solo nell’aprile 2022 l’Esecutivo ha potuto lavorare strutturalmente al ripensamento della sanità umbra. La Giunta è riuscita a tenere i conti in ordine con l’aiuto del Governo, fino a diventare la terza miglior regione italiana. Sono state abbattute le liste d’attesa del 60%, portandole a 46mila. Ma serve arrivare a 30mila per rimettere in equilibrio il sistema. La Tesei ha rivendicato di aver riprogettato, finanziato e consegnato l’appalto per il nuovo ospedale di Narni Amelia, ma anche per il nuovo ospedale di Terni sono stati trovati 116 milioni. Il Terzo polo sta per essere autorizzato. Ora serve attrarre i grandi professionisti. Infine la Presidente ha rivendicato la concertazione fatta sul Defr con le parti sociali, che dal prossimo anno diverrà anche una partecipazione preventiva. Nel documento vengono confermati gli impegni presi in Aula sul piano rifiuti. Verrà posta maggiore attenzione sulle tempistiche di erogazione dei fondi dei bandi. Inoltre c’è l’impegno in agricoltura rispetto alla costruzione delle filiere ed alla concentrazione dei contributi.