L’endorsement per il rinnovamento dei sindacati e la necessità di un accordo quadro, stanno mutando l’orientamento di Palazzo Donini?
Di Ciuenlai – Adesso ci si mettono pure i sindacati. Il comunicato delle Confederazioni, sulla vicenda della nomina dei nuovi direttori sanitari, aiuta i sostenitori del fare “presto bene”.
Quel “Riteniamo che debbano essere assunti orientamenti, e scelte conseguenti, indirizzate al cambiamento di progetti, modelli gestionali e prospettive di lavoro” non suona proprio a favore di Orlandi e “compagnia confermando” . Evidentemente gli accordi sugli “80 euro” firmati alla Asl di Perugia a favore di 1200 dipendenti, non sembrano aver ammorbidito i responsabili di Cgil, Cisl, Uil.
E questo, assieme ad altri segnali, può cambiare le cose. Non è un caso che il muro della maggioranza Pd inizi a mostrare qualche crepa. E allora, c’è chi sta predicando che “rimanere abbarbicati alla sola vicenda sanità, non basta più”. Come avevamo preannunciato qualche giorno fa, si sta facendo strada l’ipotesi di una intesa più generale sulle nomine regionali. Un’intesa dalla quale possono dipendere gli equilibri e la storia della legislatura.
